COMUNICATO CONGIUNTO

 

Durante la visita ufficiale dei presidenti Hugo Chávez Frías ed Evo Morales Ayma a Cuba i giorni 28 e 29 aprile 2006, c’è stato un ampio dialogo con il Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba, in occasione del primo anniversario degli accordi d’implementazione dell’Alternativa Bolivariana per i popoli della Nostra America (ALBA), che si arricchisce con la proposta dei Trattati di Commercio dei Popoli (TCP).  Nell’incontro è stato analizzata l’attuale situazione internazionale, soprattutto le sfide che devono affrontare i popoli dell’America Latina e dei Carabi nella presente congiuntura politica, economica e sociale, caratterizzata dall’aumento delle lotte popolari contro la fallita politica neoliberale e la ricerca di nuove vie e metodi per raggiungere lo sviluppo con giustizia sociale nell’ambito di una vera e solidale integrazione latinoamericana e caraibica.

 

Durante il dialogo tra i tre mandatari è stato trattato inoltre il tema dell’Alternativa Bolivariana per i popoli della Nostra America (ALBA), la quale costituisce la base dei rapporti di scambio e collaborazione tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Repubblica di Cuba, la cui applicazione si porta avanti da dicembre del 2004 con ottimi risultati per entrambi i paesi.

 

C’è stato uno scambio di opinioni riguardante l’iniziativa proposta dal Presidente Evo Morales riferita ai Trattati di Commercio dei Popoli (TCP), che sono strumenti di scambio solidale e complementare tra i paesi, destinati a favorire i popoli in contrapposizione ai Trattati di Libero Commercio che cercano d’incrementare il potere e il dominio delle transnazionali.

 

Sono state analizzate le necessità di sviluppo dei loro popoli e le sfide che affronta il Presidente Evo Morales, appena tre mesi dopo essere salito in carica grazie a una contundente vittoria elettorale che consentì per la prima volta l’accesso delle comunità originarie e dei popoli indigeni alla direzione del paese.  I tre mandatari condividono la convinzione di una decisa solidarietà, aiuto mutuo e cooperazione tra i popoli non guidati da interessi di lucro mercantile o imprenditoriale.  E nel caso particolare della Bolivia, per avanzare nel difficile compito di trasformare in beneficio dei poveri, degli sfruttati e dei discriminati, la presente realtà di profonde mancanze nei servizi sociali basici come l’istruzione e la sanità, nell’uso efficiente e razionale delle risorse naturali del sottosuolo come il gas, il petrolio e altri, nello sviluppo del potenziale agricolo e nella formazione delle risorse umane qualificate.

 

I mandatari hanno l’opinione che una soltanto una nuova e vera integrazione, supportata da principi d’aiuto mutuo, solidarietà e rispetto all’autodeterminazione, può dare una risposta adeguata all’altezza della giustizia sociale, la diversità culturale, l’equità e il diritto allo sviluppo che meritano e reclamano i popoli.  Questa integrazione è concepita come un tipo di relazioni pubbliche ed economiche molto diverse da quelle stabilite nell’ALCA e nei Trattati di libero commercio.

 

Per i motivi anteriori, i tre mandatari hanno convenuto l’adesione di Bolivia, rappresentata dal Presidente Evo Morales Ayma, al processo di costruzione e applicazione dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America, a partire dallo sviluppo di TCP tra i tre paesi e ratificano la Dichiarazione Congiunta tra i Governi della Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Repubblica di Cuba del 14 dicembre 2004, in cui si espone un primo insieme di basi concettuali dell’ALBA, che il Presidente Evo Morales conferma e sottoscrive.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

CONTRIBUTO E ADESIONE DELLA REPUBBLICA DI BOLIVIA ALLA DICHIARAZIONE CONGIUNTA SOTTOSCRITTA ALL’AVANA, IL 14 DICEMBRE 2004, DAI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA DI CUBA E DELLA REPUBBLICA BOLIVARIANA DEL VENEZUELA

 

Riconoscendo che

 

l’applicazione di progetti e politiche di carattere neoliberale ha portato alla propagazione e aumento della dipendenza, la povertà, il saccheggio delle nostre risorse naturali e la disuguaglianza sociale nella nostra regione,

 

la vera integrazione tra i paesi dell’America Latina e i Carabi è una condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile, la sicurezza e sovranità alimentare, per la soddisfazione delle necessità dei nostri popoli,

 

soltanto l’unità d’azione dei paesi latinoamericani e caraibici, basata nei principi di cooperazione, complementarità, aiuto mutuo e solidarietà ci consentirà di preservare l’indipendenza, la sovranità e l’identità, nonché affrontare con successo le tendenze all’unilateralismo e le pretese egemoniche, rafforzando un Trattato di Commercio dei Popoli,

 

la lotta per il miglioramento del genere umano e per l’amicizia, la solidarietà e la pace tra i popoli del mondo, dev’essere obbligo morale di ogni governo,

 

convinto della necessità di promuovere una vera integrazione solidale, complementare e umana tra i nostri paesi e i nostri popoli, in nome del Governo della Repubblica di Bolivia vogliamo contribuire a questo processo con l’iniziativa dei Trattati di Commercio tra i Popoli, confermando e sottoscrivendo i principi e le basi concettuali dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA), contenuti nella dichiarazione congiunta sottoscritta all’Avana, addì quattordici dicembre duemilaquattro, dal Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba e dal Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

 

All’Avana, addì 29 aprile 2006.

 

Evo Morales Ayma

Presidente della Repubblica di Bolivia