Tavola Rotonda informativa su "Otto Reich: un terrorista al governo statunitense", realizzata negli studi della Televisione Cubana, il 14 marzo 2002, "Anno degli Eroi prigionieri dell'Impero".

(Versioni stenografiche - Consiglio dello Stato)

Randy Alonso.- Buona sera, cari telespettatori e radioascoltatori.

Portavoce dei peggiori interessi dell'estrema destra statunitense e rappresentante dei meschini obiettivi della mafia anticubana, padrino di noti terroristi come Luis Posada Carriles e Orlando Bosh, collegato al vergognoso scandalo dell'Irangate, dove svolse il ruolo di professionista della menzogna, lobbista della Bacardì e promotore della Legge Helms Burton, qualificato da molti come mediocre e stupido, Otto Reich, ha assunto questa settimana la carica di Segretario Assistente di Stato per l'America Latina, per imposizione dell'Amministrazione statunitense, approfittando della pausa del Congresso.

Sin dai primi atti in questa tanto importante carica ha cominciato a sprizzare il suo malaticcio e viscerale odio contro la Rivoluzione Cubana.

La tavola rotonda informativa di questa sera, tratterà il tema "Otto Reich: un terrorista al governo statunitense", per questo mi accopagnano Reinaldo Taladrid, giornalista della Televisione Cubana, Juana Carrasco, capo della redazione internazionale del giornale Juventud Rebelde; Arleen Rodríguez Derivet, editrice della rivista Tricontinental e conduttrice del programma Facendo Radio; Eduardo Dimas, commentarista internazionale del Sistema Informativo della Televisione cubana, e Rogelio Polanco, direttore del giornale Juventud Rebelde.

Sono presenti nello studio compagni del Ministero degli Esteri, della Procura Provinciale della Città dell'Avana, del Ministero dell'Industria Basica e del Corpo dei Pompieri.

(Presentano immagini sul tema)

Questo 11 di marzo, una notizia della EFFE, a Washington, pubblica che "proprio due mesi dopo che il presidente G. W.Bush usara i suoi poteri speciali per nominarlo, Otto Reich fece oggi il giuramento della sua carica come Segretario di Stato Aggiunto per Latinoamerica nel Dipartimento di Stato.

"A partire da adesso - diceva EFFE - "Reich, che è cubano americano, sarà l'incaricato di tutti gli affari riferiti all'America Latina nel Dipartimento di Stato.

"L'insediamento di Reich si realizzò nel Dipartimento di Stato, e si restrinse l'accesso alla stampa."

Otto Reich, nominato e ormai in carica come Segretario di Stato Aggiunto per l'America Latina.

Chi è il nuovo rappresentante del governo degli Stati Uniti per i loro rapporti con i popoli dell'America Latina? Chi è Otto Reich?

Vi propongo di fare nella tavola rotonda informativa d'oggi una disezione di questo sinistro personaggio della mafia cubano americana che ha raggiunto questa importante posizione al governo degli Stati Uniti.

Su Otto Reich, chiedo a Eduardo Dimas dei dettagli.

Eduardo Dimas Nacque, per errore, all'Avana, il 16 ottobre 1945. Figlio di un immigrante austriaco di origine ebraico di nome Walter Reich e di una cubana.

Studiò nel collegio "Baldor" dai 15 anni e fino al primo corso di liceo. Emigrò con i suoi genitori negli Stati Uniti nel 1960 e nel 1966 concluse il liceo indirizzo arti all'Università di Chapell Hill Carolina del Nord, e nel 1973 ottiene il titolo di master in arti all'Università di Georgetown, una delle università in cui l'Agenzia Centrale dell'Intelligence degli Stati Uniti, la CIA, realizza di solito arruolamenti di agenti e funzionari. Lì conosce a Frank Calzón, un noto agente della CIA, terrorista, con cui inizia una amicizia che, dalle informazioni giunteci, dura ancora.

Nel 1967 si vincola all'Esercito statunitense. Si laurea come ufficiale nella scuola di candidati all'esercito e, a partire dal 1967 e fino al 1969, lavora come funzionario di Affari Civili dell'esercito USA in Panama.

Ritorna alla vita civile nel 1970, e tra quest'anno e quello seguente lavora come assistente legislativo della Camera di Rappresentanti del Congresso; cioè comincia la sua vita "politica".

Dal 1972 al 1975 è presidente della società Cormorat Enterprises, con sede a Miami, che realizza esportazioni-importazioni di prodotti, e, al tempo stesso, lavora come rappresentante internazionale del Dipartimento di Commercio dello stato della Florida.

Dal 1975 al 1976 è coordinatore per lo sviluppo comunitario della città di Miami, e dal 1976 al 1981 direttore a Washington delle operazioni del Consiglio delle Americhe (COA).

Durante tutta la suddetta tappa, Reich mantenne un atteggiamento di totale scontro nei confronti della Rivoluzione Cubana. E' un uomo che non sembra molto intelligente, ed è abbastanza grossolano nelle sue dichiarazioni riguardanti la Rivoluzione cubana.

Molte persone che lo conobbero in questa tappa dicevano che era agente della CIA, o, almeno, aveva dei legami con essa, e non solo perché abbia studiato a Georgetown e sia amico di Frank Calzón, noto per lavoro di arruolamento di agenti che svolgeva allora nella suddetta università, ma perché, inoltre, si era dedicato a fare investigazioni segrete, secondo quanto dicono alcuni che lo conoscono.

Realizzò anche studi sulle ragioni e le cause della sconfitta a Baia dei Porci, ma non arrivò a conclusioni obiettive, reali, sul perché persero la battaglia a Baia dei Porci, né sul ruolo che ebbe il popolo cubano nella suddetta vittoria.

Dal 1981 al 1983 lavorò per il governo di Ronald Reagan come amministratore assistente dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), nota anche perché viene utilizzata come facciata dagli agenti della CIA e da terroristi di origine cubano. Vi faccio un esempio: Dan Mitrione, che era un agente della CIA inviato a Uruguay e che fu giustiziato dai rivoluzionari uruguaiani, agiva con la facciata di funzionario della USAID. I tre terroristi che tentarono di assassinare il Comandante in Capo in Cile, nel 1971, lavoravano come funzionari della stessa agenzia, e questo signore Reich fu, per un periodo di tre anni, proprio l'amministratore assistente di questa agenzia che serve da facciata alla CIA.

Randy Alonso.- E' importante particolareggiare questo momento della storia del sinistro personaggio, quando occupa la carica di amministratore nell'USAID, da dove dirige i rapporti con l'America Latina, come dicevi tu, in un momento in cui imperano le dittature in quasi tutti i paesi di quest'area e in un momento in cui quest'agenzia si dedicò a finanziare le forze reazionarie nel nostro continente , cominciando ciò che diventerebbe dopo la grande offensiva statunitense in Centroamerica, che provocò decine di migliaia di morti nei paesi della regione, si dice che oltre 200 000, compresi Guatemala, Nicaragua, Honduras, El Salvador. Credo che ciò è una mostra anche del legame che sin dal primo momento ha Otto Reich con l'estrema destra statunitense e con i progetti dell'estrema destra yankee nei confronti della nostra regione.

Eduardo Dimas.- Quello fu un momento in cui praticamente in tutta Centroamerica c'erano dittature militari, eccetto nella Nicaragua Sandinista, che era trionfata nel 1979, e lui aveva un ruolo importante nella guerra contro la Rivoluzione Sandinista. In Sudamerica, in quasi tutti i paesi c'erano anche dittature militari: la dittatura argentina, quella cilena, la dittaura uruguaiana che durò fino al 1985, c'era anche quella brasiliana, che allora era ancora al potere, ed è proprio questo il momento in cui lui occupa la carica di Amministratore Assistente dell'USAID.

Randy Alonso.- Che fornì grandi risorse a a quei paesi durante gli anni in cui Otto Reich occupò la suddetta carica nell'organizzazione la cui triste storia rispetto al nostro continente e alla nostra Rivoluzione conosciamo tutti.

Ma Otto Reich non solo ebbe quella carica durante l'amministrazione Reagan, poco dopo fu chiamato a occupare un'importante carica nel Dipartimento di Stato, che lo portò a impegnarsi, in modo diretto, nella guerra sporca che gli Stati Uniti portarono avanti negli anni '80, specialmente contro Nicaragua, ma che comprese tutti i paesi dell'America Centrale. Credo sia stata una delle tappe più sinistre di questo personaggio e su questo ci può parlare Taladrid.

Reinaldo Taladrid.- La carica che occupò Otto Reich durante l'amministrazione Reagan nel 1983, era quella di Consigliere speciale per la Diplomazia Pubblica del Segretario di Stato.

Vi racconterò la storia della guerra sporca in Centroamerica a partire dai rapporti del governo statunitense: uno del General Accounting Office, l'Ufficio Generale di Contabilità che svolge investigazioni su richiesta del Congresso e altri realizzati da investigatori per conto dello stesso Congresso; solo che io aggiungero alcune cosette che non appaiono nei rapporti. Ad esempio, secondo il primo rapporto del General Accounting Office "Otto Reich nel tempo durante il quale occupò la suddetta carica, violò la restrizione relativa al bilancio annuale del Dipartimento di Stato che gli proibisce utilizzare fondi federali a scopi di pubblicità o propaganda non autorizzati dal Congresso". E questo è il primo dei tre grandi affari di Otto Reich: Usare i soldi del Governo per la pubblicità o propaganda non autorizzta dal Congresso.

Cioè, la nazione americana, il Congresso e tutti i poteri non erano legalmente in guerra con Nicaragua e tutto quanto si stava portanto avanti era una guerra, una azione aggressiva alle spalle del Congresso, violando la legge americana, e questo uomo Otto Reich, secondo questo rapporto, "usò fondi federali per la pubblicità o la propaganda non autorizzata".

Ma, cosa significa ciò in concreto? Vi spiegherò.

Primo: la più grossolana disinformazione. Otto Reich aveva ricevuto un grande ufficio con un grande budget, partecipava di persona alle riunione della Casa Bianca e in questo suo ufficio fabbricava articoli che firmava o faceva firmare con i nomi dei contras, che erano negli accampamenti finanziati dagli americani in Centroamerica, e che non sapevano nemmeno che quegli articoli erano stati fatti, cioè falsificava le firme dei contras e poi inviava gli articoli da lui creati ai mezzi stampa. Questo è un delitto, previsto e punito in qualsiasi codice penale degli Stati Uniti e di qualunque altro paese.

Citerò ancora il suddetto rapporto: "Utilizzava i nomi dei capi contras per divulgare articoli in importanti mezzi stampa".

Secondo esempio: Non solo disinformava e falsificava grossolanamente l'informazione, lo faceva in un modo particolare, il che credo sia un apporto di questo gruppo di Reich e i suoi complici alla storia dei metodi sporchi della politica. Ad esempio, fecero un rapporto dicendo che a Nicaragua c'erano aerei da combattimento sovietici Mig, che erano un'arma offensiva e che ciò era un pericolo imminente per tutta la nazione americana, per tutto il Centroamerica e per tutto il mondo; ed era falso, non c'era nessun Mig sovietico in Nicaragua, c'erano elicotteri artigliati, nient'altro, tutto era falso. Ma questo non è il peggio, il peggio è che Otto Reich faceva il rapporto e lo portava a uno dei complici perché lo firmasse. Chi firmò uno di questi? Lo firmò l'assessore del Consiglio di Sicurezza Nazionale Robert McFarlane: si faceva il rapporto, si firmava e poi si "filtrava" -nel modo in cui si fanno tali filtrazioni alla stampa- "documenti ottenuti da fonti che hanno chiesto di non essere citate...ecc. stabiliscono che in Nicaragua ci sono dei Mig sovietici"; tutto questo era inventato da Otto Reich nel suo ufficio, il che è anche un delitto.

Se negli Stati Uniti poco tempo fa, a causa di uno scandalo intimo, privato, sessuale, ci furono non so quanti casi di dichiarazioni mendaci o di spergiuro, allora come mai non si fece caso agli atti di questo signore?, non è forse ciò una dichiarazione mendace? No, e un superspergiuro, perché attenta persino contro la sicurezza degli Stati Uniti, contro il loro prestigio e contro il prestigio di un'altra nazione.

Randy Alonso.- Mise in pericolo un'intera regione, bisogna ricordare i momenti di tensione che si vissero in quegli anni in Centroamerica.

Reinaldo Taladrid.- Sì, sembrava che quei famigerati Mig volessero attaccare California che invece era attaccata da altre cose, non proprio dai Mig sovietici, di cui vi parlerò dopo. E tutto ciò era inventato da Otto Reich, e lui stesso lo portava a termine.

Quali metodi usava per fare arrivare il messaggio forte e chiaro, come voleva lui?

Secondo questo rapporto del GAO: "Da quanto confermato nei documenti, allora segreti e attualemnte resi pubblici, Otto Reich arrivò persino a minacciare" -ecco qui che sta facendo la sua entrata la mafia di Miami- "dirigenti di reti televisive e di altri mezzi di comunicazione e aveva assunto agenti speciali con l'esclusiva funzione di controllare le trasmissioni sul conflitto interno del Nicaragua, su Cuba e su altri argomenti di suo interesse." Sentite questo, una minaccia sfacciata e anche "agenti speciali" controllando, informando e minacciando, ecco in azione la mafia nell'amministrazione; e dopo vi parlerò dei rischi che porta con sé questo modo di agire.

C'è una testimonianza molto illuminante, che non è in questo rapporto, ed è quella di Francisco Campbell -oggi presidente della Commissione di Affari Esteri del Parlamento Centroamericano-, in quel momento ministro consigliere dell'Ambsciata di Nicaragua negli Stati Uniti; lui dichiarò quanto segue al giornale La Prensa: "...noi riuscimmo ad approfittare delle diverse manifestazioni di solidarietà proveniente dal popolo nordamericano per indirizzarle contro la guerra; Reich fu nominato per evitare ciò." Che curioso: il nobile popolo statunitense provava dei sentimenti di solidarietà nei confronti della Nicaragua Sandinista, si rendeva conto che quella era una guerra ingiusta, aveva già sofferto quella del Viet Nam, mentre invece Otto Reich veniva nominato proprio per impedire o frenare quel sentimento spontaneo di solidarietà, di giustizia del popolo nordamericano che cercava di evitare che ci fosse un altro Viet Nam.

Randy Alonso.- L'ufficio di Reich aveva allora due obiettivi fondamentali: da una parte frenare qualsiasi movimento di solidarietà con Nicaragua e dall'altra creare le condizoni necessarie per far sì che il Congresso degli USA abollisse l'embargo di armi imposto ai contras nicaraguensi.

Reinaldo Taladrid.- Questo emendamento si approvò precisamente a partire dalle esperienze precedenti.

Francisco Campbell racconta che: "Da quell'ufficio, quello di Reich, cercavano di ostacolare il nostro lavoro, era una guerra di bassa intensità e di esaurimento a tutti i livelli; ci impedivano di fare gite di solidarietà per gli USA, installavano impianti di spionaggio di fronte all'Ambasciata e dopo ci accusavano di spiare.

"Quegli uffici promuovevano continuamente campagne antisandiniste su ipotetiche razzie contro gli ebrei, contro i negri, contro i misquitos, e presentavano fotografie che poi scoprirono che erano di guerre nei paesi africani." Cioè, prendevano una fotografia di una guerra in un paese africano e dicevano: "Questi sono i sandinistas che perseguitano i misquitos", e questo lo faceva Otto Reich e il suo ufficio. Ecco il livello etico e di rispetto alla legge che c'era nell'ufficio di Reich.

"Inoltre", diche anche Francisco Campbell, "insinuavano che per il cosiddetto "effetto domino", i sandinistas avrebbero invaso gli USA dal settore Arlington, in Texas; notizie come queste erano continuamente promosse da quell'ufficio e venivano diffuse in tutto il mondo."

Stavano preparando l'opinione pubblica, ricordatevi della famosa frase di Reagan rispetto a El Salvador, ma applicabile anche a Nicaragua: "El Salvador è più vicina a Houston, che Houston a New York", ciò voleva dire : "siamo in pericolo, è una minaccia alla sicurezza nazionale". E Otto Reich fu il responsabile di quell'intossicazione ideologica del popolo statunitense.

Questo è successo anche nei confronti di Cuba, faccio il paragone con tutta intenzione, guardate come si può intossicare, influenzare la'opinione pubblica, come si riempie il cervello delle persone di menzogne con i soldi dei contribuenti e ogni volta che nasce in loro un sentimento di solidarietà viene asfissiato.

Per dare un'idea della portata del lavoro del suddetto signore cito il giornale La Prensa: " è stato riferito che in un periodo di 15 mesi, l'ufficio di Reich organizzò e promosse 1570 impegni di trasmissioni in diretta di interviste in radio e televisione, nonché di riunioni con i consigli editoriali sul tema del Centroamerica".

Ciò è molto semplice, anche la gente si lascia manipolare, lei porta al consiglio editoriale di un mezzo stampa uno specialista dell'Ufficio di Otto Reich, consigliere di non so quale diplomazia pubblica e questi racconta ai membri dell'illustre consiglio non so quante menzogne, che vengono dopo stampate e diffuse in tutto il mondo, lo stesso succede nella televisione.

Otto Reich raggiunse anche altri centri: "Con una recente spedizione di tre fascicoli su Nicaragua, abbiamo raggiunto 1600 biblioteche di college e università, 520 facoltà di relazioni internazionali e di scienze politiche, 162 redattori di editoriali e 107 organizzazioni religiose", riferiva orgoglioso il suddetto signore.

Questo è un delitto, si violò la legge degli USA, si manipolò il popolo americano, e guarda adesso che curiosa coincidenza, c'è bisogno proprio di qualcuno che perseguiti alcuni studenti saliti su una nave perché vogliono incontrare il compagno Fidel, qualcuno che dica che Cuba è una minaccia per gli USA; tutto ciò è gia stato fatto prima con Nicaragua e Centroamerica, quindi, perché non applicarlo adesso se Reich l'ha già fatto una volta?

C'era anche una seconda variante nel lavoro di Otto Reich e del suo ufficio, secondo il rapporto del GAO citato:

"L'uso di budget per la propaganda in favore dei contras nicaraguensi e" -ecco qui la chiave- "per raccogliere fondi allo scopo di comprare armi per i medesimi". Questa è la seconda funzione: raccogliere fondi. Cosa vuol dire questo?

"La rete a cui partecipava Otto Reich raccolse e depositò soldi in conti bancari all'estero", dove? Sentite quanto note ci sembrano queste paroline. "nelle isole Caiman o in un conto segreto nella banca Lake Risources in Svizera."

Molti dei personaggi chiavi coinvolti non sono mai stati indagati o intervistati dai Comitati che investigavano lo scandalo Iran - Contra.

"Il rapporto del GAO scoprì che l'ufficio di Reich di solito non adempiva le regolamentazioni federali stabilite per i procedimenti contrattuali con numerosi individui e società. Il suddetto GAO cita Reich, secondo cui " in generale, lui non era familiarizzato con i dettagli sui procedimenti di contrattazione del suo ufficio."

Loro non possono dire, e quindi non era nel rapporto del GAO, chi faceva il lavoro e da dove otteneva le fotografie.

Non c'è dubbio rispetto all'affare Iran Contra, ma a me piace chiamarlo Coca-Contra perché per finanziare le armi della contra si ottennero molti più soldi vendendo droga, vendendo cocaina, molti di più che con il famigerato scandalo delle armi in Iran, e ciò non si riferisce nel rapporto. E quale era il sistema che usavano? Molto semplice: partivano aerei dalla Florida, da Homestead, da California, atterravano in una base che si chiama Ilopango, in El Salvador, scaricavano le armi e venivano riempiti di marihuana e di cocaina che al rientro negli USA era venduta. Qui farò una parentesi.

Chi si trovava nella base di Ilopango in quello stesso momento, lavorando nello stesso team di Otto Reich, incaricato di ricevere gli aerei, distribuire le armi e garantire che fossero ricaricati gli aerei con cocaina e marihuana per ritornare poi cariche negli USA? Luis Posada Carriles, quindi, Otto Reich fu collega, compagno di lavoro, o lavorò nella stessa rete di Luis Posada Carriles; per tanto Otto Reich, e che lo smentisca se ne ha il coraggio, è complice del narcotraffico, perché quegli aerei ritornarono carichi di marihuana e cocaina, e non lo dico solo io, lo dice anche -e approfitto per ricordare che oggi è il giorno del giornalista- un giornalista del San José Mercury News, Garry Weeb, che pubblico una serie di tre articoli chiamati "L'Alleanza Oscura", dove riferì come ufficiali della CIA che lavoravano per la suddetta rete, vendettero cocaina nel distretto di Watts, a Los Angeles, per finanziare l'acquisto di armi. La coca che Luis Posada Carriles mandava da Ilopango e che Otto Reich mascherava con un'immagine perfetta, arrivava a Los Angeles; ma, dove la vendevano, a Beverly Hills? No. La vendettero nel distretto di Watts, quello dei negri di Los Angeles, di cui è rappresentante Maxine Waters, e Maxine Waters lo denunciò e riuscì a far creare una commissione, e il direttore della CIA durante l'amministrazione Clinton dovette riconoscere la verità, che la CIA aveva venduto cocaina negli Stati Uniti, a Los Angeles, per comprare le armi, e da ciò ottennero moltissimi più soldi che dalle armi di Iran. Sarebbe quindi più giusto chiamarlo Coca-Contra, perché tutti, Félix Rodríguez, che arruolò Posada Carriles appena la Fondazione lo tirò fuori dal carcere del Venezuela, nonché lo stesso Posada Carriles, Donald Greg, chi garantiva il collegamento di quella gente con il generale Richard Seacord, e che lavorava nell'ufficio dell'allora Vicepresidente degli Stati Uniti; Otto Reich, che rendeva possibile che niente di tutto ciò si sapesse e che il popolo statunitense credesse tutto il contrario, che pensasse che in realtà erano minacciati dai sandinistas, tutti loro parteciparono, in modo o in un altro, al contrabbando di cocaina, al narcotraffico, per finanziare un'operazione politica, ed è ciò che non riferisce il suddetto rapporto.

Randy Alonso.- Bisogna ricordare che quando fu abbattuto quell'aereo su Nicaragua, pilotato da Eugene Hassenfus, questi dichiarò che coloro che lo avevano rifornito, coloro che gestivano l'operazione a Ilopango erano Félix Rodríguez e Luis Posada Carriles; cioè i due controrivluzionari e terroristi la cui storia noi conosciamo bene, associati a questo grande operativo, diretta dalle più alte autorità degli USA. Il signore Otto Reich conosceva tutto quanto stava accadendo lì e inoltre partecipava direttamente alle decisioni poiché conosceva bene quali erano gli aiutanti del governo degli USA per svolgere tali azioni da El Salvador e da Nicaragua.

Reinaldo Taladrid.- E' complice del narcotraffico. Legalmente, in un tribunale, sarebbe qualificato come complice di un delitto di narcotraffico, introducevano droga negli USA e lui mentiva, dicendo tutto il contrario.

Sono in possesso di altre informazioni ma purtroppo c'è poco tempo. Un pilota raccontò a CBS come lui scaricava a Homestead la droga. Ci sono dichiarazioni che confermano la vendita di cocaina a Los Angeles, e come Posada Carriles e Féliz Rodríguez aspettavano il carico negli aeroporti, e tutto con i soldi dei meccanici di Detroit, degli agricoltori di Kansas, di tutti quegli americani assolutamente stranei a quanto avveniva, e Otto Reich dicendogli al popolo americano tutto il contrario: che si proteggessero dai Mig sandinistas -che non esistevano- e dalla minaccia cubana. Fece quello e lo farà ancora, perché non sa fare altro.

C'è una terza direzione durante il periodo di Reich in quell'ufficio e cito ancora il rapporto del GAO del Congresso degli Stati Uniti:

"Otto Reich era coinvolto in attività di propaganda velata proibita e fu oltre i limiti tollerati in attività d'informazione pubblica." Ci sono a volte degli eufemismi in rapporti di questo tipo: propaganda velata. Ciò mi ricorda "Propagande silenziose", di Ramonet.

L'ufficio di Otto Reich non era altro che un ufficio della CIA. Questo lavoro fino all'amministrazione Reagan, lo faceva la CIA, e aveva un ufficio specializzato, così come l'invento della NED, ciò lo faceva anche la CIA, lo fece in Europa, quando vollero impedire che i comunisti dell'Italia e della Francia arrivassero al potere dopo la seconda guerra mondiale; dopo, all'epoca di Reagan, semplicemente si legalizzò, si fece pubblico, e chi lo fece?, la stessa gente della CIA che già lo faceva da prima.

Citerò un altro rapporto, questa volta del Comitato di Affari Esteri della Camera di Rappresentanti, del 1988, questo dice: "Ufficiali di alta categoria della CIA, con esperienza in azioni segrete e specialisti in operazioni psicologiche del Dipartimento della Difesa, erano profondamente coinvolti nella creazione ed esecuzione di operazioni di poltica interna e di propaganda che si svolgevano nell'oscuro ufficio del Dipartimento di Stato e che rispondevano direttamente al Consiglio di Sicurezza Nazionale, e non secondo il modo stabilito, attraverso i canali regolari del Dipartimento di Stato."

Un altro rapporto, un rapporto bipartito di novembre del 1987 del Comitato del Congresso che investigò il cosiddetto scandalo Iran Contra, determinò che "in pratica, la diplomazia pubblica divenne un affare di public relations, lobby a spese dell'erario pubblico".

Una critica dettagliata delle operazioni della diplomazia pubblica scritta da un membro del personale del Comitato Iran Contra fu cancellata dal rapporto finale dopo che il dibattito bipartito divenne più aspro. Cosa vuol dire ciò? Che forse nel rapporto non appaiono nemmeno la metà delle cose che fece questo ufficio.

In realtà, il bersaglio di questo ufficio non era il popolo di Nicaragua, era il popolo statunitense; Dimas ci parlò una volta su questo, sulle misure attive. Il popolo americano era il bersaglio della disinformazione, per il quale elaborano le tecniche, le tattiche, cosa dire, come dirlo, un'intervista qui, una là, era il popolo nordamericano il bersaglio, e così questa parte che fu cancellata dal rapporto riconosce che gli obiettivi erano: il grande pubblico, i leader di opinione e i leader imprenditoriali del paese, vale a dire, le forze vive, ingannare tutti, confondere l'intera popolazione. Era questo lo scopo dell'operazione.

Dicono che l'essere umano ha la capacità di pentirsi, può succedere, non dico di no, ma voglio riferire ciò che ha appena detto Otto Reich il 13 marzo, secondo El Universal, da Washington.

"Lei non poté sfuggire all'ombra dei suoi problemi degli anni '80, quando venne accusato di aver mentito al Congresso sul suo ruolo nello scandalo Iran-Contra." E Otto Reich rispose: "Non c'è niente di cui vergognarci".

Ecco ciò che pensa Otto Reich su tutto quanto fece in quell'ufficio, sul fatto di aver introdotto droghe negli USA, di aver lavorato con i terroristi, con gente ha le mani macchiate del sangue di centinaia di morti; ecco cosa pensa Otto Reich sul fatto di aver ingannato il popolo statunitense, con i soldi dello stesso popolo statunitense; ecco cosa pensa Otto Reich di aver praticamente distrutto la regione centroamericana, perché il costo di tali operazioni non fu solo la vita di molti, fu anche maggiore sottosviluppo, più problemi sociali che stanno provocando emigrazioni violente, perché adesso non si occupano dei problemi che crearono, perché bisognerebbe vedere se Otto Reich risolverà i problemi di povertà, disoccupazione e miseria che lui stesso creò. Di tutto quel disastro sociale che provocarono in quella zona con quella guerra, di cui non si pente.

Quando un sistema, qualunque sistema di governo, nomina un uomo come Otto Reich per occupare una carica all'interno del governo, ciò vuol dire che si sta governando contro il popolo. Diversamente da ciò che dovrebbe essere un governo del popolo, dal popolo e per il popolo. Finché Otto Reich sia parte del governo, quella parte del governo sarà come un cancro: contro il popolo.

Randy Alonso.- Senza dubbio l'Otto Reich degli anni '80 ci diede sin dall'inizio la certezza che eravamo di fronte a un complice di narcotraffico, del terrorismo e del genocidio, del genocidio di centinaia di persone che in Centroamerica persero la vita nella guerra sporca degli Stati Uniti contro la suddetta regione.

Quando si scatenò lo scandalo Iran Contra e cominciarono le indagini del Congresso, quando fu messa in pericolo la permanenza al potere dei principali dirigenti di quel governo degli USA, quando ormai non era più conveniente che Otto Reich fosse a Washington, l'amministrazione Reagan designò questo signore ambasciatore nel Venezuela, dove divenne ancora una volta padrino di terroristi.

Su questa tappa ci può parlare Rogelio Polanco.

Rogelio Polanco.- Dopo aver fatto tutto quanto ci ha riferito Taladrid, Otto Reich fu premiato con la carica di Ambasciatore degli Usa nel Venezuela. Lì ci fu dal 1986 fino al 1989. Bisogna dire che il suo arrivo a quel paese non fu molto felice perché il governo venezuelano provava qualche avversione nei suoi confronti poiché era sotto le pressioni dei settori progressisti, fondamentalmente da quello studentesco che conosceva bene gli antecedenti del personaggio ed era contrario a che lui fosse il rappresentante degli USA nel paese.

Molte fonti qualificano Reich come ambasciatore mediocre, e non poteva essere altra la valutazione, inoltre, fu molto dibattuta la sua efficacia dal settore imprenditoriale americano a causa della sua povera attività in questo campo, specialmente nel settore dei rapporti commerciali tra entrambi i paesi, giacché si alleò assolutamente al gruppo economico venezuelano di origine cubana e con un atteggiamento estremista contrario a Cuba. Si dice che allora Otto Reich ricevette forti critiche per la sua intromissione negli affari interni del Venezuela, quando si oppose pubblicamente alla visita del nostro Comandante in Capo in quel paese in occasione dell'insediamento di Carlos Andrés Pérez, invitato dallo stesso capo di Stato venezuelano; nientemeno che questo proconsole nordamericano si oppose pubblicamente a una decisione sovrana di quello Stato.

Sul punto di rinunciare, nel 1989, dopo tutti i suddetti incidenti in Venezuela, cercò appoggio in diversi settori per rimanere là qualche tempo ancora; ma, finalmente non ci riuscì.

Uno degli elementi più interessanti del suddetto soggiorno di Otto Reich in Venezuela è senza dubbio la sua associazione con il terrorismo, il che è tipico in questo personaggio, perché in quel periodo strinse rapporti nientemeno che con Orlando Bosch, fatto rispetto a cui lo stesso senatore Cristofer Dodd, che si è opposto alla nomina di Otto Reich alla carica di Segretario di Stato Aggiunto per gli Affari Latinoamericani, disse che "mentre Reich fu ambasciatore nel Venezulela servì da protettore a Orlando Bosch".

Ciò è vero perché quando Reich arrivò nel Venezuela -come si seppe dopo grazie a informazioni segrete rese pubbliche in virtù della Legge di libertà d'informazione-, domandò al Dipartimento di Stato se a Bosch si poteva concedere un visto staunitense. Non è necessario riferire gli antecedenti di Bosch ormai dibattuti e noti a tutti, è uno dei terroristi più ricercati del continente, e oggi passeggia liberamente per le strade di New York.

In altra occasione avvertì Washington che amici di Orlando Bosch -sappiamo quali sono questi amici-, erano pronti a farlo uscire rapidamente dal Venezuela, quando erano passate appena quattro ore dal suo rilasci dal carcere; vale a dire, che Reich conosceva bene le attività che la mafia anticubana e l'estrema destra americana realizzavano allo scopo di far assolvere Bosch, di farlo uscire dal Venezuela, e perché si consumasse l'impunità.

Randy Alonso.- Attività in cui lui ebbe un importante ruolo.

Rogelio Polanco.- Una partecipazione diretta perché ci sono, inoltre, evidenze. Poco tempo dopo la presentazione delle lettere credenziali in Venezuela, venne assolto Orlando Bosch che partì verso gli Stati Uniti. Quello fu il momento in cui la mafia anticubana si giocò il tutto. Conosciamo le azioni portate a termine dalla "belva feroce" (Ileana Ross -Leithenen, congressista cubanoamericana di estrema destra, N.d.T.) perché Bosch potesse penetrare negli USA e sappiamo anche cosa dissero allora le autorità statunitensi.

Poco fa Taladrid parlava dell'ufficio pubblico del Dipartimentro di Stato dove Reich si convertì in un fautore di menzogne, e in questa facenda di Bosch dimostra ancora una volta la sua abilità in funzione della bugia; perché Otto Reich per poter giustificare l'entrata negli USA di Orlando Bosch, terrorista ricercato dalle stesse autorità degli USA, arrivò a dire che questi sarebbe stato in pericolo se risultava assolto, poiché c'erano forze cubane che volevano assassinarlo e quindi aveva bisogno della protezione del governo degli USA.

Rogelio Polanco.- Questa fu una delle grandi menzogne. Otto Reich disse allora che Bosch doveva essere protetto d'immediato e doveva rientrare con urgenza negli Stati Uniti perché secondo le sue fonti c'era un gruppo speciale di Cuba che voleva ucciderlo.

Lo stesso procuratore generale aggiunto degli USA in quel momento, Joe Whitley, aveva spiegato chi era Orlando Bosch; cioè, un'autorità degli USA aveva dichiarato che "Orlando Bosch è stato risolto e fermo nella sua ideologia di violenza terrorista. Lui ha minacciato e realizzato atti di terrorismo violento contro numerosi bersagli, persino contro nazioni amiche degli USA e i loro alti funzionari; ha espresso ripetutamente e dimostrato che sente piacere nel causare lesioni gravi e persino la morte. Le sue azioni sono state quelle di un terrorista che non rispetta le leggi né la decenza umana, e infligge violenza senza tener conto dell'identità delle vittime."

Questo lo aveva detto il procuratore generale aggiunto degli USA in quel momento, nel rapporto per rifiutare l'appello presentato alla Corte Federale per evitare che Orlando Bosch fosse estradato dagli USA. Dopo questo, gli concessero comunque il perdono presidenziale, nel 1990, e Orlando Bosch oggi gira libero anche per le strade di Miami.

Credo che è un'evidenza in più che dimostra che Otto Reich fu ed è complice terrorista.

Randy Alonso.- Nel 1989, Otto Reich organizzò una festa in Venezuela a cui invitò centinaia di personaggi venezuelani perché intercedessero presso il governo americano per farlo rimanere nella sua carica in Venezuela. C'era un'opposizione notevole alla presenza di Otto Reich nel Venezuela, a causa delle sue attività con la mafia anticubana e la sua intromissione negli affari interni di quel paese che alla fine derivò nella cessazione delle sue funzioni come ambasciatore; alcuni dicono che rinunciò, altri che fu richiamato dopo essere stato il protagonista di uno degli episodi più scandalosi della storia degli ambasciatori americani nel suddeto paese, ormai abbastanza scandalosa.

Si conosce, inoltre, che prosegue le sue visite frequenti a Miami e i suoi rapporti con la mafia anticubana tra cui spicca, per la sua presenza e attività, Orlando Bosch.

Dopo il suo rientro da Caracas negli USA, Otto Reich si dedicò a fare lobby a Washigton per promuvere tra i congressisti leggi favorevoli agli interessi delle grandi società nordamericane e ad appoggiare tutte le azioni anticubane promosse nell'organo legislativo degli Stati Uniti. Siamo negli anni '90, dopo il crollo del campo socialista, la scomparsa dell'URSS e s'inaspriscono le azioni del governo degli USA contro il nostro paese, s'indurisce il blocco e in mezzo a questo attacco del governo degli USA contro la Rivoluzione Cubana, Otto Reich viene nominato Ambasciatore alterno degli USA presso la Commissione dei Diritti Umani a Ginevra.

Arleen Rodríguez.- Credo sia questa la prima grande offesa nei confronti dell'America Latina prima dell'attuale nomina, imposizione per decreto, di Otto Reich: nominare, nel 1991, questo noto terrorista come ambasciatore alterno presso la Commissione dei Diritti Umani a Ginevra, proprio a seguito di un personaggio che tutti ricordano come il clown, quello che simulava di essere paralitico, dopo che tutti lo avevano visto fare essercizi fisici di nascosto, e che come disse qui Miguel Barnet, scese dall'aereo a Parigi camminando come un cane agile, non ricordo di quale razza.

Otto Reich occupò quindi la carica di Ambasciatore alterno degli USA a Ginevra per due anni, tra il 1991 e il 1992, proseguendo la politica anticubana, che aveva lo scopo di colpire il ruolo protagonico che aveva Cuba nella denuncia delle continue violazioni dei diritti umani nella nostra regione, soprattutto quando cominciano a presentarsi nel seno della Commissione a Ginevra casi come quelli di El Salvador e di Guatamala.

La suddetta politica inizia nel 1987, e da allora è fallita chissà quante volte. A riguardo bisogno ricordare il momento in cui riuscirono a imporre un rappresentante del Segretario Generale dell'ONU per Cuba, che rinunciò l'anno seguente perché, in realtà non aveva alcun senso ciò che gli avevano detto di fare, e fallimenti come questo avvennero numerose volte.

Gli anni durante i quali ci fu Reich a Ginevra, furono quelli in cui con più forza si attaccò Cuba nella Commissione dei Diritti Umani, perché come tu hai ricordato fu il momento degli opportunisti, quando crollò il socialismo in Europa, e pensarono che era il momento giusto per lanciare un'offensica contro Cuba dalla Commissione dei Diritti Umani, che da tempo era lo scenario per i tranelli politici, per la manipolazione delle nazioni del Nord ai fini politici, tanto per cambiare.

Dobbiamo ricordare anche il tentativo statunitense di utilizzare l'Unione Europea contro Cuba, e che alla fine sboccò nell'utilizzo dell'Europa Orientale, così negli anni '90 e all'epoca di Otto Reich appare il coauspizio dei cechi in favore dello stabilimento di un relatore speciale per Cuba, il quale riescono a imporre fino al 1998, quando tale manovra degli USA contro il nostro paese viene sconfitta definitivamente.

Sia Otto Reich che Valladares furono portati fin lì dalla mafia cubano americana che storicamente ha appoggiato personaggi come questi il che, senza dubbio, è collegato a una politica degli USA che risulta offensiva nei confronti dell'America Latina.

Randy Alonso.- In effetti, quella è stata la politica degli USA e continua ad esserlo: prima nominarono un terrorista come Armando Valladares che mise bombe nel nostro paese, e dopo a Otto Reich che realizzò del terrorismo in Centroamerica, che eseguì il genocidio di centinaia di migliaia di persone in Centroamerica, immaginate, nientemeno che rappresentanti del governo USA nella Commissione dei Diritti Umani dell'ONU. Questi sono i personaggi che utilizza il governo degli USA per eseguire le sue politiche contro i popoli e, in speciale, contro il popolo di Cuba.

Arleen Rodríguez.- Gli USA non si presentano nella Commissione, come gli altri paesi, a difendere una politica, seguendo gli obiettivi originali della Commissione dei Diritti Umani, e a presentare i rapporti periodici sullo sviluppo dei diritti umani nei diversi paesi, bensì a eseguire una politica di aperta agressione contro Cuba, il che viene confermato dalla nomina, un anno dietro l'altro, di personaggi di origine cubano, di estrema destra e tra i più aggressivi che ci possono essere nella politica statunitense quali ambasciatori degli USA nella Commissione. La nomina di Otto Reich, dal 1991 al 1992, conferma l'idea già denunciata altre volte da Cuba, che la partecipazione degli USA nella Commissione dei Diritti Umani è diretta contro il nostro paese.

Randy Alonso.- Come avevamo detto, gli annni '90 costituiscono il momento di rafforzamento delle politiche statunitensi contrarie alla Rivoluzione Cubana e per farlo si avvalgono della mafia cubano americana e dei suoi più sinistri personaggi. Otto Reich partecipò direttamente nella ricerca di metodi e mezzi per rafforzare la politica criminale degli USA contro Cuba. A ciò si riferisce Juana Carrasco.

Juana Carrasco.- Ci sarebbe da dire che durante tutto quel decennio e fino adesso, Reich si è sempre dedicato a ostacolare il commercio con Cuba, a rafforzare il blocco, ad appoggiare i gruppi controrivoluzionari, a svolgere attività sovversive in settori come la stampa e quello degli scienziati; a utilizzare la SINA (Ufficio d'Interessi degli USA all'Avana, N.d.T.), a difendere la Legge Helms Burton, a Bacardì, a cercare che il nostro piccolo Elián rimanesse negli USA, e per fare ciò si avvalse di due organizzazioni fondamentali: la US-Cuban Bussiness Council, vale a dire, il Consiglio di Affari USA-Cuba e l'altra Il Center for a Free Cuba, cioè il Centro per una Cuba libera di Frank Calzón. Parliamo un po' su queste due organizzazioni e su quali attività, diciamo "accademiche", svolgono -perché Otto Reich si dedicò in questa tappa a partecipare a programmi, fori, seminari e tavole rotode.

La Cuban Bussiness Council è un'organizzazione che svolge la sua attività specificamente nei settori politici, accademici ed economici. A quali scopi? Scoraggiare lo stabilimento di rapporti di tipo commerciale, di impegni commerciali e di affari di qualunque ditta statunitense con Cuba, e, ovviamente, anche con ditte di altri paesi, ogni volta che sia possibile.

Questo lo facevano adducendo l'argomento della difesa dei diritti di proprietà delle società che furono nazionalizzate a Cuba e che hanno presentato reclamazioni a riguardo, alle quali si riferisce la Legge Helms Burton.

Altro scopo era quello di sviluppare programmi e studi accademici di diversa natura, indirizzati a disinformare sulla situazione sociopolitica ed economica cubana, per rafforzare la politica di blocco e tentare d'incoraggiare una ribellione interna.

Questa era la linea di lavoro sovversivo che sviluppò Reich durante questa tappa. E come la portava avanti? Ad esmpio, nel 1991 forma parte della Fondazione Nazionale per la Democrazia (le cui sigle in inglese son NED) dove affermò che "Finché Fidel sarà a capo della Rivoluzione Cubana, Cuba non cambierà". In questo modo supportava la tesi secondo cui bisognava seguire una politica indirizzata a produrre cambiamenti al più alto livello del governo della nostra Rivoluzione e, a tale scopo, gli USA dovevano continuare a esercitare pressioni contro di essa.

Siccome lui aveva acquisito grande maestria nella cosiddetta "pubblicità diplomatica" che sviluppò all'epoca della guerra sporca in Nicaragua, anche qui faceva il montaggio delle sue menzogne. Ad esempio, diceva che "Cuba non aveva alcun interesse nello stabilimento e sviluppo di rapporti economici con l'America Latina, che era necessario portare a termine l'abbattimento della Rivoluzione Cubana e che ciò doveva avvenire al più presto anche in modo violento". Sto parlando del 1991. Sono già passati 11 anni da quella previsione che lui credeva di realizzazione immediata. Ovviamente insisteva che contro Cuba doveva seguirsi la stessa politica applicata contro l'URSS, ai fini degli anni '80 per far crollare la Rivoluzione Cubana. La NED, quindi, lavorò sodo per sovvertire la situazione nell'URSS e nei paesi socialisti e voleva ripeterlo a Cuba.

Cosa suggerì Otto Reich alla NED? Suggerì di appoggiare i gruppuscoli controrivoluzionari a Cuba, e, inoltre, cercò di coinvolgere in questa manovra anche alcuni dirigenti latinoamericani.

US-Cuba Bussiness Council aveva pianificato nel 1999 e nel 2000 attività di tipo sovversivo nel nostro paese con l'appoggio degli USA, tra cui pubblicare un bolletino mensile. Il suddetto bolletino fu intitolato: "Voci da Cuba"; pretendevano di distribuirlo negli USA, ma anche a Cuba, per cui contavano sulla SINA.

La collaborazione dell'Ufficio d'Interessi degli USA a Cuba rendeva possibile che il bolletino giungesse, soprattutto, alle persone della stampa, agli scienziati, agli intellettuali, e ipoteticamente le "notizie" del bolletino sarebbero state trasmesse da Cuba per via telefonica. Ovviamente sarebbero state informazioni distorte sulla nostra realtà.

Dicevo che il lavoro "accademico" di Reich fu molto vasto. Partecipò a diversi eventi, conferenze e in tutti trattava uno stesso tema: Cuba. Lui era lo specialista "cubano" per difendere la politica di sanzioni e tutta l'ostilità nei confronti di Cuba.

Randy Alonso.- L'odio viscerale di Otto Reich contro la Rivoluzione Cubana e il Comandante in Capo no è nuovo, risale a molto tempo prima, però si manifestò con molta più passione e celerità negli anni'90, quando si parlava della teoria del cosiddetto effetto domino e che la Rivoluzione cubana sarebbe crollata sotto il peso degli avvenimenti.

Juana Carrasco.- L'opposizione alla nomina di Reich, in grande parte si deve alla sua ossessione di ostilità e odio nei confronti di Cuba, e una cosa che sembra non lasciarlo dormire sono i viaggi di statunitensi a Cuba. E questo è stato anche uno dei punti chiavi dell'attività di Reich, cioè, criticare i viaggi degli statunitensi a Cuba.

Si dedica anche a mentire. La bugia è il suo modus vivendis e il suo modus operandi, e tra altre cose, ha messo in dubbio la legittimità dello studio realizzato sull'impatto del blocco nell'area della sanità a Cuba.

Randy Alonso.- E che fu realizzato da una delle più prestigiose istituzioni nel campo della sanità degli USA.

Juana Carrasco.- Lo studio fu realizzato nel 1998. Lui si dedicò allora a diffondere che non era oggettivo. Il nostro popolo conosce bene gli effetti del blocco nell'area della sanità e sa che sono certi i dati del suddetto studio, che in occasioni sono anche superati dalla realtà, e invece questo uomo dice che non sono reali.

Inoltre, ha promosso molteplici progetti di legislazioni al Congresso degli USA per castigare le società di paesi terzi che realizzino investimenti a Cuba, nei settori che loro chiamano "proprietà statunitensi" elencati nella Legge Helms Burton.

Il colmo fu che il suddetto Consiglio di Affari USA-Cuba pretese di convertirlo in ricettore di donazioni di medicine e alimenti per Cuba, nell'ambito di quanto proposto dall'acerrimo nemico di Cuba, il senatore Jesse James in condizioni assolutamente inaccettabili, il che voleva dire: "Cuba si deve arrendere e allora ci saranno alimenti e medicine, che per di più sarebbero distribuiti dai gruppi controrivoluzionari e da ipotetiche organizzazioni.

Nel 1994, Reich si presentò a un'udienza del Congresso per parlare contro una bozza di legge, patrocinata dal senatore Charles Rangel, in favore dell'eliminazione del blocco.

In marzo del 1995 partecipò a una tavola rotonda, organizzata dalla Fondazione Heritage, che è uno dei carri armati pensanti più a estrema destra degli USA, e dichiarò : "Niente farebbe più felice Castro che gli USA invadessero Cuba, ma Washington non lo farà perché ciò significherebbe fargli il gioco". Come se noi volessimo che entrassero qui le truppe statunitensi a invadere il nostro paese e a massacrare il nostro popolo; ma come vi ho detto lui è un Pinocchio inveterato e continua a dire bugie e ha ripeterle.

Destina tutto il suo tempo a denigrare la Rivoluzione Cubana, a distorcere la situazione sociopolitica del nostro paese, e giunse persino a pretendere che il governo degli USA inviasse messaggi alle nostre forze armate, ai nostri militari per avere il loro appoggio per un'azione sovversiva, controrivoluzionaria. Lui pensava che le nostre forze armate erano disposte al colpo di stato. Siccome loro sono abituati ai colpi di stato in tutta la nostra America Latina, pensano che ciò può succedere anche in qualsiasi parte del mondo.

Partecipò anche alle campagne presidenziali. Le campagne presidenziali negli USA sono un ambiente favorevole alla proliferazione di elementi come questi. Nel 1996 fu assessore di politica estera per l'America Latina di uno dei candidati, il repubblicano Robert Dole, e potete immaginare cosa gli consigliaba. Pensò che se Dole avesse vinto lui avrebbeottenuto una delle alte cariche nel governo. Reich ha fatto tutto ciò contando sulla stretta collaborazione di due personaggi che sono imprescindibili in qualsiasi attività controrivoluzionaria: i congressisiti Lincoln Diaz Balart e la "belva feroce" Ileana Ross.

Dimas mi diceva poco fa che fu parte della direttiva, insieme a Frank Calzón, del Centro per una Cuba libera.

Randy Alonso.- Un'organizzazione creata nel 1997 da Frank Calzón, di cui Reich è uno dei principali dirigenti.

Juana Carrasco.- Reich lavorò anche nella Legge Torricelli. Tutto quanto è stato fatto contro Cuba durante gli anni '90 ha avuto come uno dei personaggi principali a Otto Reich.

Randy Alonso.- A ciò aggiungerei un altro aneddoto sull'uomo che è anche uno specialista in dibattiti televisivi poiché per lungo tempo fu uno dei partecipanti al programma "Scontro di opinioni", della CNN in spagnolo da dove difendeva le più reazionarie visioni dell'estrema destra statunitense e faceva da portavoce alla mafia anticubana.

Arleen Rodríguez.- Non solo contro Cuba.

Randy Alonso.- No, contro tutto

Arleen Rodriguez.- Io vidi molti di questi dibattiti e penso che Reich è un portavoce della guerra fredda. Era colui che aveva sempre il discorso più retrogrado quando si trattava sull'URSS, sul socialismo, infine, sul "diavolo".

Juana Carrasco.- All'epoca di Elián partecipò a un dibattito in cui ebbe come oppositore a José Pertierra (avvocato cubanoamericano amico della Rivoluzione cubana, N.d.T.). Reich ha cercato d'impedire non solo il ritorno di Elián, ma anche i rapporti commerciali tra Cuba e gli USA e persino una cosa tanto semplice e cara ai popoli di entrambi i paesi come gli incontri di baseball.

Randy Alonso.- Il suddetto dibattito si realizzò il 2 dicembre del 1999 e in esso il signore Reich dimostrò la sua indole morale appoggiando la separazione di Elián da suo padre, dalla sua famiglia e dalla sua patria, favorendo così gli interessi della mafia di Miami.

A Washington si dice che sin dalla sua nomina gli ospiti latinoamericani del Dipartimento di Stato vengono accolti con rum Bacardí e non proprio perché il Segretario di Stato sia un amatore di questa bibita, bensì perché il Sig. Reich è uno dei "nipoti" di Bacardí & Martini, la ditta che sistematicamente si è dedicata a promuovere azioni contro Cuba e che fu il principale finanziere della Legge della Schiavitù, come la qualificò il compagno Raúl Castro: la Legge Helms Burton.

Rogelio Polanco.- La mafia si appropria di Bacardí, sarebbe il titolo per questa tappa della vita di Otto Reich, durante cui ricevette molti soldi da parte di questa multinazionale che ha cercato di rubare al nostro paese il marchio Havana Club.

Nel 1994 cominciò Otto Reich a fare lobby con la sua ditta RMA International, a favore di Bacardí-Martini Inc., e a partire da questo momento comincia a ricevere molti soldi, si parla, secondo fonti della stessa mafia, di un totale di 600 000 dollari consegnatigli per la sua attività di lobby, che comprende anche il lavoro svolto per l'approvazione dell'infame e crudele Legge Helms Burton e della sezione 211 su marchi e brevetti e che ha fornito proficui guadagni alla suddetta ditta di Reich; senza contare il lavoro svolto nel Consiglio di Affari USA-Cuba, a cui appartengono Bacardì e altre transnazionali quali Kelley Drye and Warren, Chiquita, Coca Cola, Ford Motors, General Motors, Miami Herald, Pepsi Cola, Texaco, ecc. e che fu creato, ipoteticamente, allo scopo di trovare una transizione a una Cuba post-rivoluzionaria.

Quindi anche da queste due cariche: assessore giuridico della Bacardí, con la sua ditta RMA International, e presidente del Consiglio di Affari USA CUBA continuò a sferrare attacchi contro la nostra Rivoluzione, partecipò anche a un'udienza del Comitato degli Affari Esteri della Camera di Rappresentanti, dove si pronunciò nel 1995 in favore di inasprire il blocco a Cuba.

Nello stesso momento con l'aiuto di Helms e della triade di congressisti anticubani, realizzò numerose azioni legali per impedire gli investimenti di società straniere nel nostro paese. Durante questo lavoro si associò al suo amico della Georgetown University: Frank Calzón, agente di reclutamento della CIA.

Nella creazione della Helms Burton ebbe un ruolo fondamentale, e partecipò attivamente fornendo dei consigli per quest'infame legge. Ricordiamo che questa è una legge extraterritoriale, una legge che potrebbe considerarsi il prototipo di un'azione francamente colonialista su un altro paese; una legislazione dettagliata di ciò che sarebbe una Cuba post rivoluzionaria e che codifica completamente il blocco al nostro paese. Inoltre, in essa si stabilisce che soltanto dopo che Cuba abbia risarcito e restituito ai proprietari, tra cui includono tutti i mafiosi cubanoamericani, le proprietà confiscate, si potrà parlare di un'eventuale eliminazione del blocco. Per fare ciò si nominerebbe dal Presidente staunitense un "coordinatore", un Consiglio di Affari USA-Cuba -guardate che coincidenza!- che avrebbe lo stesso nome di quello attuale, il cui presidente sarebbe Otto Reich.

Ciò si stabilisce nella Sezione 203 della Legge Helms Burton, e il suddetto consiglio ha la funzione di coordinare le attività del governo degli USA e del settore privato per dare risposta al cambiamento avvenuto a Cuba; vale a dire, la legge prevede il momento, che loro sognano, in cui, crollata la Rivoluzione, sarebbero consegnate tutte le proprietà agli statunitensi, che sarebbero anche risarciti, e dopo il suddetto consiglio organizzerebbe incontri periodici tra i rappresentanti degli USA e Cuba allo scopo di agevolare il commercio bilaterale. E dicono che questa sia stata un'idea di Reich; lo stesso presidente dell'attuale consiglio si sarebbe autonominato Presidente del Consiglio di Affari USA-Cuba, sebbene esista ancora il governo rivoluzionario cubano, un governo sovrano; lui si è già nominato presidente di un consiglio "proconsole" della "transizione democratica" a Cuba.

Quanto detto è una dimostrazione dell'infame contenuto di questa legge, dell'atteggiamento prepotente e d'intromissione di Otto Reich, che ha assunto la qualità d'invasore nominato dai suoi padroni statunitensi per l'epoca postrivoluzionaria il che tutti sappiamo che non accadrà mai e così la sua carica ancora una volta rimarrà deserta.

Randy Alonso.- Bisogna aggiungere che Dan Fisk, ex assessore legislativo del sinistro senatore Jesse Helms, che fu colui che elaborò la famigerata legge, ha riconosciuto che Otto Reich fu tra i più attivi consiglieri durante l'elaborazione della medesima e fu uno dei personaggi che si presentò a testimoniare al Congresso degli Stati Uniti, quale esperto legale, nelle udienze di discussione del criminale progetto.

Aggiungerei che non c'è niente di casuale nel ruolo di Otto Reich. Da una parte c'è il suo vincolo diretto con la Bacardí, dalla quale ha ricevuto decine di migliaia di dollari, e dall'altra il fatto che sotto la Legge Helms Burton l'US.Cuba Business Council ha un importante funzione. Tuttavia, secondo la stessa legge, ci saranno più finanziamenti per gruppi come il Center for a Free Cuba, del quale è anche membro del Buró di Direttori.

Dall'approvazione della suddetta legge, nell'anno 1996, l'US-Cuba Business Council e il Center for a Free Cuba hanno ricevuto oltre tre milioni di dollari dal governo statunitense, una buona parte dei quali sono andati a finire nelle tasche di Otto Reich.

Rogelio Polanco.- Legge Helms Burton o Legge Bacardí, come la chiamano anche.

Randy Alonso.- La partecipazione attiva di Otto Reich alla politica anticubana dei successivi governi americani durante tutto questo tempo, soprattutto durante l'ultimo decennio, è strettamente collegata all'estrema destra statunitense, e, in particolare, alla mafia terrorista anticubana.

Reinaldo Taladrid.- Prima di riferirmi a ciò volevo riprendere un'idea che lasciai inconclusa quando parlavo del giorno del giornalista. Parlavo dell'articolo scritto dal giornalista Gary Weeb, del San José Mercury News, relativo al procedimento di entrata della droga negli USA all'epoca dell'affare Coca-Contra. Il problema è che quel giornalista fu cacciato dal giornale per aver denunciato la verità e anni dopo lo stesso direttore della CIA riconobbe che era vero ciò che il giornalisto aveva scritto. Fu cacciato dal giornale per aver raccontato la verità.

All'epoca, curiosamente, la grande stampa cominciò ad attaccarlo nei temi personali, ma, anni dopo, pubblicarono i risultati dell'indagine che davano ragione al giornalista, purtroppo ciò accadde il giorno dopo le elezioni, quando tutti guardano altre cose nel giornale, e apparve in un articolo proprio piccolo nella quinta pagina del Washington Post.

Tu parlavi dei rapporti di Reich con la mafia. Io preferisco dire che non ci sono tali rapporti, preferisco dire che lui è parte della mafia terrorista cubanoamericana.

L'epoca a cui si riferiva Polanco, quando fu ambasciatore nel Venezuela nel 1987, Otto Reich organizzava riunioni private con i soldi del governo degli USA con Hubert Matos, Carlos Alberto Montaner e altri. Carlos Alberto Montaner dicono che sia uno dei terroristi più precoci di questo emisfero.

Il problema di Hubert Matos era che lui era sempre in competizione con la madre di tutte le mafie, cioè, con la Fondazione Nazionale Cubano-Americana. Lui cercò di fare una cosa che si chiamava TELECID e allora la Fondazione creò la mal chiamata "TELEMARTI"; lui perdeva sempre le battaglie per problemi di soldi, e ciò lo esaurì, sono cose che capitano tra bande mafiose che lottano fra di esse. Forse Otto Reich si sbaglio all'inizio quando scommise su Hubert Matos, anche se, dopo, la sua alleanza con la Fondazione fu una alleanza a morte, che dura tutt'ora, incondizionalmente.

In una riunione privata che ebbe all'epoca in cui era ambasciatore a Caracas con Hubert Matos e Carlos Alberto Montaner lui promise a loro che Washington era disposto a contribuire alla la causa anticubana mediante l'incremento dell'aiuto finanziario alle organizzazioni controrivoluzionarie radicate nel Venezuela.

Tutti i gruppi controrivoluzionari cubani che sono in Venezuela e che ricevettero soldi da Miami e perfino dal governo degli USA, sono parte oggi di una cospirazione per abbattere un governo legittimo di questo continente i cui rapporti dovrebbe curare dalla sua carica di Segretario di Stato. Eccolo qui, come ambasciatore incoraggiò e finanziò gruppi controrivoluzionari radicati in Venezuela, e che oggi svolgono un'attività illecita per cercare di abbattere il legittimo governo del Venezuela.

Dopo la nascita della Fondazione diventa un po' l'ambasciatore di Reagan per i progetti anticubani della Fondazione, e nel 1991 lavora a un progetto chiamato "Missione Martí" che aveva lo scopo di preparare i futuri dirigenti di Cuba.

Immaginatevi quali erano le materie del corso: come far scomparire i soldi dal comune di Miami e farli riapparire nei conti della Fondazione, come riscuotere per un metro quadrato di pavimento sette volte di più del costo reale, come acquistare un'impresa elettrica in Spagna e farla poi scomparire dalle mappe e lasciare disoccupati migliaia di lavoratori, e allora quei soldi che rubano dal comune di Miami, che rubano alla Spagna, e ad altri, ricompaiono misteriosamente in un carcere di Panama; un assegno di mezzo milione di dollari è stato consegnato ai quattro terroristi perché lo distribuiscano in modo solidale tra di loro. Queste sono alcune delle materie, immagino che c'erano anche seminari e lezioni pratiche...

Randy Alonso.- Su come mettere una bomba, ad esempio.

Reinaldo Taladrid.- Senza dubbio, là c'erano Martín Pérez e Pepe Hernández, specializzati in fucili calibro 50, in grado di atraversare i blindi, forse era quello il loro concetto di come dev'essere un vertice iberoamericano, forse il loro concetto di vertice iberoamericano è quello di tiro al bersaglio.

Randy Alonso.- O di bomba in un teatro pieno di studenti.

Reinaldo Taladrid.- O di assassinio di premi Nobel mentre passeggiano in un'auto per la città di Cartagena, Patrimonio dell'Umanità, o di mitraglimento a spiagge piene di turiste, o di collocazione di bombe in aerei per farli saltare in pieno volo.

Otto Reich è uno dei padrini di Radio Martí, ed ebbe in essa due momenti chiavi: il primo, cercando di garantire che venisse approvato il progetto della sua creazione quando era capo dell'ufficio di diplomazia pubblica e l'altro, ormai negli anni '90, per cercare di includerla nella programmazione di La Voz de las Américas (La Voce delle Americhe, N.d.T.).

Io voglio porre enfasi su una cosa: si dice che questi personaggi siano dei fanatici, degli ideologi. Io sono convinto che nessuna di queste persone siano fanatici, sono ganster e usano la politica per vivere, facendo di ciò un'industria, un modus vivendi. Loro sono solo fanatici di sé stessi e sono gangster, non importa che siano segretari di Stato o dirigenti di un ufficio di diplomazia pubblica o di una fondazione.

C'è uno studio di John Nicole, professore dell'Università di Pensylvania, che dimostra come tra il 1983 e il 1988, il governo diede alla NED tra 300 000 e 400 000 dollari. E questa stessa somma di denaro andò a finire nella Fondazione, e fu la stessa somma che la Fondazione donò ai politici statunitensi per finanziare le loro campagne elettorali, agli stessi politici che poi voteranno in favore dei suoi progetti. Vale a dire, che i soldi dei contribuenti, alla fine, vengono utilizzati per finanziare obiettivi politici sporchi, illegali.

Quando dicevo che Otto Reich era il padrino di Radio Martí, lo dicevo anche perché la suddetta Radio applica gli stessi metodi che applicava lui nel suo ufficio di diplomazia pubblica; mentire, distorcere e manipolare informazioni sono i suoi metodi, di cui non si pente, come l'ha già affermato. Otto Reich applaudirebbe ciò che fece Mayín Correa rispetto ai 30 cubani morti in un'operazione illecita di emigrazione: disse che erano vivi, perché voleva creare il caos, senza importargli il danno morale e la sofferenza che avrebbe causato alle loro famiglie.

Incidenti come quello causato dalla manipolazione delle dichiarazioni del Cancelliere del Messico e il procedimento applicato a tale scopo, cioè, ripetere i titolari con l'informazione manipolata, "le porte sono aperte", sono metodi tipici del suo ufficio, che sono i metodi dei servizi speciali che lui applicò al suo lavoro nel ufficio che, per di più, era pieno di ufficiali della CIA.

Quindi dalla famigerata radio possiamo solo aspettarci gravi provocazioni, menzogne e altri gravi conseguenze, come è già successo prima, mai pentimento; Otto Reich non si pente, perché tutto ciò lo fa "per la causa". Certo, non si sa bene quale sia "la causa", ma è la sua causa.

Il 29 settembre 1997 partecipa a un'udienza del Congresso- il che sembra gli piaccia assai-, adesso continuerà ad andarci per introdurre delle idee.

Randy Alonso.- Adesso sicuramente gli piaccerà di meno.

Reinaldo Taladrid.- Sì, probabilmente, perché cadrà su di lui tutta l'America Latina. Voglio vedere come risolverà tutti i problemi dell'America Latina, tra cui quelli che lui stesso contribuì a creare.

Ci fu un'udienza convocata dalla "belva feroce" Ileana Ross, per esaminare l'ipotetico pericolo della Centrale Elettronucleare di Juraguá, e indovinate chi fu l'invitato principale, lo specialista in centrali elettronucleari e pericoli nucleari Otto Reich. Se c'è qualcosa contro Cuba lui può testimoniare, anche sotto giuramento, ovunque.

Ce ne sono state tante di udienze a cui ha partecipato il suddetto signore ma, ho scelto questa perché in essa tirò fuori una tesi -bisogna riconoscere che ha dell'immaginazione- secondo cui "Cuba costituisce un pericolo per il commercio continentale". E in questo caso gli darò ragione, perché se il commercio continentale è quello che vuole Otto Reich, cioè, l'ALCA, Cuba, con il proprio esempio, con ciò che dice e con le verità che dimostra, è senza dubbio un pericolo. Non è assurda l'idea che questi oscuri progetti che si preparavo da molto tempo siano stati la causa di tale dichiarazione del 1997 di Otto Reich.

Reich fu anche membro della giunta di direttori del Center for a Free Cuba, insieme a tanti altri rappresentanti della mafia cubano americana come Cutilla, il presidente della Bacardí, Elena Amos, la moglie del proprietario di una importante società di assicurazione, Modesto Maidique, l'accademico star della Florida International University, e la sua mecenate, la Kirkpatrick, quella che disse che Pinochet non era un dittatore ma un governante autoritario, e fece una distinzione così complicata dal punto di vista teorico tra entrambi i concetti che si sarebbe meritato un premio al maggiore scioglilingua accademico della storia di questo emisfero.

Dopo fu vicepresidente della WRAP di cui parleremo più avanti, e in questo periodo ebbe un rapporto molto stretto con il presidente della medesima Joaquín Jack Otero.

Otero, che era membro della AFL-CIO, i sindacati americani che hanno una lunga storia, partecipò in modo attivo alla creazione del Comitato Sindacale per una Cuba Libera. Questa è un'altra delle organizzazioni createsi, perché quando i soldi scorrono, quando ci sono 200, 20 o 30 milioni di dollari a disposizione, si creano molte organizzazioni e centri per Cuba libera, per ottenere ancora più soldi dai contribuenti americani e spenderli in viaggi, uffici, fax, macchine, eventi, budget, ecc.

Agli inizi di marzo del 2001, Otto Reich in compagnia di Jorge Mas Santos, complice di frodi economiche, di terrorismo, ecc., di Joe García, il caporale della Fondazione, l'incaricato di eseguire le cose, di Francisco Pepe Hernández, l'uomo specializzato in fucili calibro 50, ex-ufficiale dell'esercito americano e di Domingo Moreira, partecipò a una cena nella sede dell'organizzazione Dialogo Interamericano, dedicata a dibattere il tema dei rapporti con Cuba. L'indole morale degli invitati e il loro curriculum vitae dimostrano il "prestigio" e la "serietà" della suddetta organizzazione.

Alcune persone hanno fatto dichiarazioni rispetto alla nomina di Otto Reich. Ho scelto alcune di esse. Raymond Molina, membro di alcune organizzazioni terroriste di Miami collegate anche al narcotraffico, l'uomo che cercò di subbornare la comunità nera di Miami perché votassero per lui e che venne immediatamente denunciato da essa; l'uomo che siccome perse le elezioni a Sindaco di Miami partì verso il Panama dove si trova adesso come capo dell'operazione di riscatto di Posada Carriles, dichiarò che "appoggia la nomina di Reich allo scopo di ottenere in cambio una carica di consulente per l'America Latina e ricevere un salario più alto", -bisogna riconoscere che almeno è sincero- perché quello che riceve dalla Fondazione non è sufficiente, così deve svolgere due lavori, part time, uno con la fondazione e l'altro come consulente di Otto Reich.

Si dichiarò anche favorevole ai procedimenti irregolari utilizzati per nominare Otto Reich, gli piace dunque violare le leggi, le decisioni del Congresso e quelle del Comitato di Affari Esteri, semplicemente ne è abituato.

A favore della nomina si sono dichiarati anche il superbatistiano Lincoln Díaz Balart, la "belva feroce" Ileana Ross, Mas Santos, il suo caporale Joe García e Dennis Hays, il membro della nobiltà divenuto impiegato della Fondazione Cubano Americana, ricordatevi che fu Capo dell'Ufficio Cuba e alla fine si tolse la maschera e risultò essere un impiegato pagato anche dalla Fondazione che mette bombe, e finanzia il terrorismo, proprio un bell'esempio di funzionario pubblico.

Verso la fine del 2001 Otto Reich partecipò con Melquiades Martínez, attuale segretario incaricato del problema delle abitazioni, a un'altra cena organizzata dal Consiglio per una Cuba Libera, un clon della Fondazione finanziata dai soldi lasciati ad essa in eredità da Mas Canosa e per cui litigarono Jorge Mas Santos e Ninoska, Martin Pérez e i loro soci. Il Consiglio per una Cuba Libera è un clon della Fondazione, solo un po' più folcklorico come conseguenza della presenza di Ninoska.

Jorge Mas Santos, presidente della Fondazione, quella originale, "ringraziò Bush per aver scelto un uomo con l'esperienza, l'integrità e gli ideali di Otto Reich". La sua esperienza e gli ideali li conosciamo tutti, l'integrità ci risulta ambigua perché non sappiamo se si riferisce alla decisione di violare a tutti i costi le leggi, di ignorare il Congresso, il popolo americano, per imporre gli obiettivi della mafia, può darsi.

La belva disse che appoggiava la "coraggiosa decisione" e la Fondazione quale organizzazione dichiarò che "adesso la politica verso Latinoamerica è in buone mani". Ne vedremo fra un anno i risultati.

Da parte sua, Ninoska Pérez, portavoce del clon, dichiarò a EFFE: "L'azione d'oggi del governo statunitense sottolinea il suo impegno di restituire la libertà e la dignità umana a Cuba". per lei ciò vuol dire mentire al Congresso, al popolo di Nicaragua e a quello statunitense, introdurre cocaina e marihuana nella Florida, trafficare con armi, approvare leggi per sottomettere un popolo.

E continua a dire Ninoska Pérez Castellón: "Il fatto che un discendente da cubani" -adesso non è più un cubano, bensì un discendente, e ha ragione-, "come Reich occupi una carica così importante nell'attuale governo degli USA ha grande significato e ci offre speranze in un anno che segna il centenario della Repubblica fondata nel 1902. Bella frase quella di Ninoska! Una finta repubblica, quella del 1902, con un governo fantoccio assolutamente sottomesso agli interessi degli USA, proprio il suo sogno: essere una provincia dell'impero e avere un ministro a Roma!

Randy Alonso.- E a questo lungo curriculum di Otto Reich, collegato ai peggiori avvenimenti negli Stati Uniti degli ultimi decenni, si aggiunge la sua associazioni alle cause antioperaie e alle violazioni dei diritti del lavoro.

Arleen Rodríguez.- Sono d'accordo con Taladrid rispetto al fatto che questo Otto Reich non è certamente un ideologo, anche se fondamentalista nelle sue azioni, ma dietro esse c'è sempre un interesse non precisamente ideologico.

Quando investigo a riguardo ciò che trovo è il più perfetto bandito che abbia mai visto in vita mia, si trova ovunque ci sia un interesse oscuro, o dove si sta inventando qualcosa contro i legittimi interessi dei popoli.

Per questo è importante chiarire che le sue azioni non solo sono indirizzate contro Cuba, ma anche contro gli operai. Tra le critiche più forti alla nomina di Otto Reich, all'imposizione per decreto di Otto Reich, c'è quella che lo accusa di mantenersi in carica come vicepresidente della società Worldwide Responsible Apparel Production, collegata all'industria tessile statunitense.

Questa è un'organizzazione che si definisce impegnata con i processi di valutazione dell'industria tessile e di scarpe degli USA, fu creata nell'anno 2000, e si suppone che deva anche fermare qualsiasi attività di supersfruttamento. Dalle denuncie storiche si può accertare che ciò che sta facendo è esattamente il contrario. Le critiche più forti sono relative al fatto che sta proprio nascondendo una serie di violazioni, dalle peggiori condizioni di sfruttamento del lavoro nelle maquilas -e sono le organizzazioni che difendono i diritti dei lavoratori nelle maquilas quelle che hanno denunciato il supersfruttamento del lavoro e i salari bassi-, fino alle imprese che utilizzano il lavoro infantile in molte parti del mondo.

La WRAP, così si chiama questa organizzazione, di cui è vicepresidente Otto Reich, è un appendice dell'American Apparel e Footware Association, che monopolizza l'80% della produzione di abiti e scarpe degli USA, ed è stata denunciata perché si serve delle attività e delle leggi antisindacali.

A riguardo vorrei leggere un frammento di un articolo di Alex Dubrò, pubblicato l'anno scorso, che tra l'altro diceva quanto segue: "...questo uomo le cui industrie favorite sono sempre state quella dell'alcool, del sigaro e delle armi, che ci fa nell'industria tessile?"

E risponde che è un finto programma dell'industria dell'abbigliamento creato allo scopo di colpire il crescente movimento operaio contro il supersfruttamento dei lavoratori. Aggiunge che Reich sin dall'inizio si associò a un'operazione nella quale dovette abbinare alcuni degli sgradevoli elementi della guerra fredda, con un nuovo approccio spinto dalle relazioni pubbliche, allo scopo di mantenere la produzione in condizioni di sfruttamento non sindacalizzate.

Da questo studio dove ci troviamo abbiamo molte volte denunciato il lavoro contro la sindicalizzazione che si porta avanti negli Stati Uniti e il lavoro che si svolge là contro i movimenti operai che osano di protestare e che sopravvivono ancora, perché si sa quanto è diminuita la sindacalizzazione negli USA. In questo caso la WRAP vuole trasformarsi in una rete mondiale che controlli le condizioni di lavoro nelle fabbriche di abbigliamento di tutto il mondo.

Secondo Alex Dubrò, Terry Colinstuor dice che "la WRAP, importante forza che appoggia la sorveglianza del lavoro infantile e le condizione di sfruttamento, si creò come un progetto dominato dall'industria proprio per evitare l'osservazione legittima esterna". E', quindi, una trappola e così viene considerata da tutti, eccetto dalla stessa industria. Aggiunge che propugna il lavoro non sindacalizzato, ma lo stesso giornalista si domanda qual è il ruolo del signore Otto Reich: "Come vicepresidente lui non ha precedenti nell'industria del abbigliamento, e nemmeno nella promozione dei diritti dei lavoratori, non ha mai avuto nessun rapporto con tutto ciò, tuttavia, ha sì un rapporto molto particolare con la direzione della WRAP", e si riferisce a Joaquín Jack Otero, ex-membro del Consiglio Esecutivo della Federazione Americana del Lavoro e del Consiglio di Organizzazioni Industrali, AFL-CIO, "nel 1990 era una star del Comitato del Lavoro per una Cuba Libera che riceveva finanziamento dal governo americano, da parte dell'American Institute for a Free Labor Development, anch'esso della AFL-CIO. Questo è uno degli istituti extraterritoriali della guerra fredda, che apparteneva alla AFL-CIO, creato per combattere il comunismo mediante la lotta contro i sindacati influenzati dai movimenti di sinistra di tutto il mondo.

"Manteneva stretti rapporti con la CIA, e fu fondato dal governo americano attraverso l'USAID. Durante il decennio 1980-1990 ricevette anche finanziamento dal Fondo Nazionale pro Democrazia. Per riassumere, questo Fondo Internazionale dei Diritti del Lavoro a cui aderiscono tutte queste persone è ben noto perché trova alleati nei paesi delle Americhe e fornisce loro fondi per creare e mantenere organizzazioni sindacali allineate con i partiti di estrema destra." Ecco il ruolo di Otto Reich nel suddetto settore.

Alla fine, il giornalista si domanda ancora: "C'è da domandarsi, tuttavia, cos'altro può fare un professionista anticomunista che non sia denunciare Cuba, che è la sua ossessione. Evidentemente può solo svolgere lavori in favore dello sfruttamento degli operai, in cui sono adesso coinvolti i tre avventurieri", si riferisce ai personaggi citati nell'articolo.

Randy Alonso.- Otto Reich è stato sempre, e lo è ancora, un lobbista e un rappresentante delle cause peggiori. Su ciò ci parlerà Eduardo Dimas.

Eduardo Dimas.- In effetti, a partire dall'anno 1998, Otto Reich diventa lobbista. I lobbisti sono persone che vengono pagate dalle grandi imprese multinazionali perché influiscano nelle decisioni dei congressisti, rappresentanti, senatori, ecc. e Reich rappresenterà come lobbista tre grandi imprese: la Lockheed Martin, che è un'impresa del Complesso Militare Industriale, produce gli aerei F-16; la Bacardí-Martini, e l'American Tobacco Company, nel momento in cui quest'ultima era sottoposta a determinati procedimenti statali, a domande nei tribunali, ecc.

Ma, il principale affare era la Lockheed Martin, di cui era anche l'assessore di vendite per l'America Latina, ricordate la proposta di Cile di acquistare aerei F-16 per un valore di 600 milioni di dollari, e, ovviamente, la suddetta società voleva che il Congresso approvasse la vendita, perché c'è una moratoria stabilita dal presidente Carter quando era ancora in carica, nel 1977, che proibisce la vendita di alte tecnologie a paesi dell'America Latina con un doppio proposito: mantenere la tranquillità con un basso profilo militare ed evitare così una carriera alle armi che non ha senso in America Latina poiché sono gli USA a comandare.

Questa vendita rappresenterebbe per la Lockheed Martin 600 milioni di dollari e Otto Reich è l'incaricato di fare proselitismo, di invitare a cena, di fare tutto il possibile perché i congressisti appoggino la vendita.

Se ciò avviene, si romperà l'equilibrio militare stabilito da molto tempo e ci saranno anche altre nazioni disposte ad acquistare armi alla suddetta società, mi riferisco a Brasile, Peru, e altre. Vale a dire, che questo affare ha un obiettivo molto importante, fare guadagnare soldi alla Lockheed Martin e a Otto Reich, che per di più ha anche problemi di soldi perché la moglie, Connie Zynn Dillinger, ha presentato domanda di divorzio esigendo una somma molto alta come assegno di mantenimento, e un giudizio di divorzio negli USA costa anche molto. Ecco i problemi finanziari di Otto Reich.

Nel caso della Bacardí, voi conoscete già le intese, al punto che la Legge Helms Burton viene chiamata anche Legge Bacardí. L'America Tobacco Company, grande produttrice di sigarette negli USA, ha dovuto subire, come tutte le altre, le regolamentazioni, approvate durante il governo di Clinton, che limitano i luoghi dove si può fumare perché si dovettero pagare domande di risarcimento fatte da persone colpite dal fumo delle sigarette, malate di cancro, ecc. quindi, uno degli obiettivi di Otto Reich a riguardo era evitare che le grandi imprese produttrici di sigarette dovessero pagare questi alti indennizzi, mediante l'approvazione nel Congresso di leggi che impedissero ciò.

E questa è anche una delle ragioni per cui molte persone non sono d'accordo con la sua nomina, perché com'è possibile che un uomo che sia stato lobbista, che abbia difeso gli interessi di imprese del Complesso Militare Industriale, nonché la vendita di armi che può rompere l'equilibrio militare in una regione dove per molti anni c'è stato il fenomeno del militarismo, possa occupare la carica principale per questa regione?

Randy Alonso.- Ho qui un articolo recente pubblicato l'8 febbraio nella rivista Guardian Unlimited, titolato "Amici del terrorismo" e scritto da Dunkan Campbell, secondo cui: "...la decisione del governo statunitense di far ritornare Otto Reich a tali livelli espone l'ipocrisia della guerra contro il terrore".

Arleen Rodríguez.- Io non conosco un altro caso in cui ci sia stata una protesta tanto massiva e generale quanto questa a causa della nomina di Otto Reich.

Comincerò con il criterio di Larry Birns, dell'Organizzazione del Consiglio di Affari Emisferici: "Con Reich, l'amministrazione attuale degli USA sta facendo un salto indietro nel rafforzamento dei rapporti con l'America Latina. Otto Reich è un ideologo radicale di destra, non è un diplomatico, è un ideologo compulsivo, sono sicuro che sarà per l'amministrazione Bush il Vladimiro Montesino degli Stati Uniti".

Larry Birns disse anche che l'odio di Reich nei confronti del presidente cubano Fidel Castro lo conosce ogni persona che lo abbia sentito parlare sul tema, ha persino parlato sulla necessità che gli USA lancino un'invasione militare per abbattere il regime cubano.

Tuttavia, tutto questo ha molto a che vedere con la sua formazione e il suo legame con l'amministrazione Reagan e con il documento di Santa Fe, che proponeva ciò come principio.

L'offensiva di critiche contro la nomina di Reich comprende anche la creazione di una pagina in Internet, dove si pubblicano articoli e ricerche di varie associazioni accademiche e centri di studi, per svelare chi è il suddetto personaggio. Tutta l'informazione che vi offriamo oggi è quindi pubblica perché ci sono denunce dapertutto che dimostrano il profondo danno che può cagionare quest'uomo ai rapporti con l'America Latina.

Nei suddetti materiali si segnala in modo esplicito che la nomina di Reich è il pagamento politico del governo alla fazione di estrema destra d'origine cubano che per decenni ha mantenuto come ostaggio la politica degli USA verso Cuba e si insiste nel fatto che quest'uomo è ossessionato da Cuba e perciò ha fatto lobby cercando di inasprire la politica del blocco con la speranza che un giorno il popolo di Cuba, esaurito, porti a termine una ribellione che spazzi via la Rivoluzione, dimenticando che ciò potrebbe spazzare anche lui, perché la Rivoluzione siamo tutti noi, il popolo di Cuba.

Secondo quasi tutti i materiali che circolano in Internet, la sua nomina avrà gravi conseguenze per gli stati agricoli degli USA che sono interessati nella vendita di prodotti a Cuba, anche perché tale nomina implica la continuità della politica del gruppo che lavorò sul sequestro di Elián, e che portò con sé un deterioramento dell'immagine degli Stati Uniti. Da un punto di vista generale, inoltre, caratterizzano Otto Reich come un politico mediocre, che non è in grado di condurre la politica verso una regione con tanti conflitti com'è l'America Latina, considerando la situazione in Colombia e la instabilità di vari dei paesi del Sud.

"Il Centro di Politica Internazionale, che è tra i più forti critici, afferma che la conferma della nomina di Reich mette a repentaglio l'opportunità dell'amministrazione Bush di portare avanti una politica di Stato nei confronti dell'America Latina e concedere questa importante carica a un politico ampiamente noto per la sua fissazione con un'unica causa, invia un messaggio scoraggiante ai professionisti del Dipartimento di Stato. Quest'uomo divide, non unisce, e le politiche che lui stimola sono destinate ad essere estremiste, sia dal punto di vista interno che esternamente.

"Il Consiglio di Affari Emisferici ritiene che Reich è di estrema destra, nonché leader dell'estrema destra della comunità cubano americana e ricordò che fu il capo, in estremo controverso, dell'ufficio di diplomazia pubblica all'epoca dell'amministrazione Reagan."

Il senatore democratico di Connecticut, Cristopher Dodd, ha fatto una dichiarazione molto ampia secondo cui avrebbe votato contro la nomina di Reich se questa fosse stata sottoposta a votazione. "Non credo che nelle attuali circostanze lui sia la persona adeguata per questa carica, sono tempi critici", disse anche.

Anche il senatore democratico del Massachusetts, John Kerry, dichiarò che le sue preoccupazioni non si focalizzano sul fatto che questo uomo sia o meno conservatore, bensì nelle attività che svolse", si riferisce alle attività sporche che realizzò durante il governo di Reagan.

Oscar Arias, ex-presidente di Costa Rica e Premio Nobel della Pace, scrisse nel giornale Los Angeles Times, che "la nomina di Reich sarebbe un retrocesso reale per la cooperazione emisferica, e il fatto che sia stato complice della campagna -come lobbista della Lockheed Martin- per vendere aerei F-16 a Cile rovinando così la politica statunitense di opporsi alla vendita di sistemi di armamento avanzato a Latinoamerica, mi fa sentire molto preoccupato nei confronti di quali sarebbero i propositi da adempiere con la sua potenziale leadership nel nostro emisfero".

L'ex-congressista Lee Hamilton, ex-membro del Comitato di Affari Esteri della Camera, della quale fu anche presidente all'epoca dell'affare Iran-Contra, affermò: "La nomina di Reich colpirebbe la politica latinoamericana degli USA poiché lui è un uomo di forti tendenze divisorie, le quali renderebero più difficile la gestione di questa politica".

Sono tante ed estese le opinioni contrarie alla nomina di Otto Reich, però, penso che si potrebbero riassumere nell'articolo di Randy Alonso pubblicato in Juventud Rebelde sotto il titolo "Washington battezzato con Bacardí". Lui diceva "...considerando i precedenti del personaggio, dobbiamo aspettarci un periodo durante il quale la politica estera dell'impero verso l'America Latina sarà caratterizzata dalla "cubanizzazione" dello scenario, dall'apertura delle vendite militari a tutta la regione, e dai ricatti e le pressioni agli organismi internazionali, il tutto battezzato con un po' di Bacardí".

Questo oscuro personaggio e già, da questa settimana, il Segretario Aggiunto di Stato per l'America Latina del Dipartimento di Stato degli USA e ha già cominciato a fare sciocchezze; sin dallo scorso lunedì le sue dichiarazioni vanno e vengono, e il martedì fece una tra le più ciniche. Con assoluta sfacciataggine, Otto Reich si pronunciò contro la corruzione. Juana Carrasco ci commenta a riguardo.

Juana Carrasco.- Vi leggerò ciò che disse. "Non li lasceremo entrare negli USA, non andranno in pensione a Key Biscayne, nemmeno andranno a Disney World, e le loro mogli non compreranno nei negozi della 5th Avenue...Non andranno a Huoston per sottoporsi a esami di cuore. Quando saremo certi che c'è un individuo o ce ne sono vari che abbiano rubato il tesoro pubblico nei loro paesi, non li lasceremo entrare. Non voglio averli come vicini, come non voglio nemmeno come vicini i criminali di guerra o i narcotrafficanti."

Ci crediate o meno, questo è il modo in cui lui pensa di risolvere il problema dell'America Latina. Li risolverà "combattendo" la corruzione. Ci sarebbe da ridere se non fosse un argomento tanto serio.

Ciò che lui vuole dire è che non concederanno visti ai suddetti individui o revocheranno alcuni già concessi. Se ciò fosse vero, mi sembra che dovrà affrontare altri problemi poiché mi sa che diminuirà un po' la popolazione residente negli USA, soprattutto, ne soffrirà parecchio la comunità cubana di Miami.

Dovrà affrontare anche dei problemi etici, non propri, si sa che lui di etica non ne ha, ma quelli di coloro che non poterono nemmeno discutere se lui doveva occupare o meno la carica in questione.

Da questa carica lui deve interpretare, formulare e implementare la politica degli USA per l'America Latina e, ovviamente, questa si scontrerà con i propri affari ed interessi.

Lui deve risolvere anche il problema della sua società di consulenza, la RMA, che rappresenta la Bacardí e tutte le altre, e dovrà definire questo per poter svolgere la carica.

Cosa si è proposto quest'uomo che preoccupa molti politici negli USA? Vuole raggiungere il seguente accordo: lui mantiene la sua società di consulenza, però questa di fatto non funzionerà, tutti i suoi affari passeranno a una società dello stato di Virginia e ques'ultima gli pagherà una provvigione per il trasferimento dei suoi clienti. Ovviamente nessuno ci crede, i clienti, diciamolo ancora, sono, ad esempio, la Bacardí che ha pagato oltre 600 000 dollari; il Centro per una Cuba Libera che ha ricevuto dal governo statunitense oltre 3 milioni di dollari per cercare di sovvertire l'ordine nel nostro paese. Questo è il modo per continuare a ricevere i soldi da quelle imprese, inventando una società fantasma nello stato di Virginia. A proposito, lo stato di Virginia e uno stato produttore di tabacco, non so se questo c'entra qualcosa con l'American Tobacco, anch'essa sua cliente.

Non c'è dubbio sul fatto che lui sta portanto avanti una torbida operazione in cui vuole coinvolgere i congressisti per poter risolvere il suo conflitto di interessi. Aggiungiamo che è anche un bugiardo inveterato. Dico questo perché Otto Reich, in novembre del 2001, dinanzi al Comitato di Etica della Casa Bianca, omise qualcosa nella sua dichiarazione: consegnò un rapporto al Senato dove affermava di non aver mai fatto lobby in favore della Bacardí. Questo è veramente il colmo! Sarebbe come dire che non ha mai fatto lobby in favore della Legge Helms Burton, quando c'è persino un rapporto che dimostra che nell'anno 1995 si riunirono lui, i direttori della Bacardí e Lincoln Díaz Balart per discutere la strategia da seguire per far sí che la legge Helms Burton fosse approvata.

Quest'uomo è il massimo della sfacciataggine, del cinismo e di quanto di sporco c'è in quel paese e ha ancora la faccia tosta di dire che non lascerà entrare i corrotti dell'America Latina. Non ce n'è bisogno, i posti sono tutti pieni negli USA.

Randy Alonso.- I corrotti sono dentro gli USA, e persino dentro il Dipartimento di Stato.

Sin dal suo insediamento, Otto Reich ha dichiarato che Cuba continua ad essere la sua ossessione e che a essa dedicherà il suo periodo come segretario di Stato. Ha fatto diverse dichiarazioni, ma, vi voglio mostrare soltanto frammenti di alcune di esse fatte al portavoce televisivo della mafia.

Giornalista (della rete 51).- Questo pomeriggio a Washington il cubanoamericano Otto Reich entrò in possesso della sua carica come Segretario di Stato Aggiunto per l'America Latina. Momenti prima ci concesse un'intervista esclusiva. Jorge Lewis con i dettagli.

Jorge Lewis.- Sull'attuale revisione della politica statunitense verso Cuba?

Otto Reich.- Il Presidente ordinò una revisione della politica verso l'Isola e mi chiese di dirigerla, perché è evidente che la politica degli USA non ha concesso ad essa sufficiente attenzione, non ha dato priorità a Cuba, e dobbiamo esaminare quali cose non sono state fatte bene e come si può raggiungere la meta della transizione pacifica e rapida alla democrazia.

Jorge Lewis.- E sull'embargo statunitense a Cuba?

Otto Reich.- L'embargo è semplicemente un elemento di una componente, che è quella economica, tra le varie che deve includere una politica estera. Queste componenti sono politiche, economiche, diplomatiche, informative, e di altro tipo. In alcuni casi bisogna dare maggiore priorità ad alcune.

Randy Alonso.- L'idea è questa: guerra totale contro Cuba, in tutti i campi.

Rogelio Polanco.- Voglio riferirmi a queste parole che si ripetono negli ultimi giorni, in diversi articoli e interviste: "..noi troveremo il modo di comunicarci con il popolo di Cuba per cercare di raggiungere una transizione il più rapida e veloce possibile verso la democrazia", e che "la politica degli USA sarà conseguente con la nostra politica in tutto il mondo: avanzare nella causa della libertà". Ciò lo disse al libello della mafia il 16 gennaio, però, lo ha ripetuto parecchio negli ultimi tempi.

L'8 marzo si riferì alla revisione della politica verso Cuba, e che comprenderà "tutte le aree, comprese le sanzioni economiche -come le chiamano loro-, e che sarà pronta nelle prossime settimane." Aggiunse che il blocco non sarà reso più flessibile e che "se il governo di Cuba non cambia politica non so come potremo rendere meno forti le sanzioni economiche e commerciali contro Cuba".

Queste dichiarazioni, a cui si aggiungono quelle più recenti in cui ribadì che non renderà il blocco più flessibile per dare vita a quello che lui chiamò "un regime fallito, corrotto, dittatoriale e assassino a Cuba". Queste sono offese pronunciate da un uomo che ignora la realtà e non si rassegna alla sconfitta.

Risulta evidente un incremento della retorica ostile nei confronti di Cuba, per provocare lo scontro, per provocare incidenti che inaspriscano il clima bilaterale. Tali dichiarazioni, che non sono esclusive di Otto Reich, infatti, dichiarazioni simili le fanno anche altri funzionari sotto il suo comando, negando qualsiasi possibilità di miglioramento dei rapporti tra Cuba e gli USA, ignorano le crescenti tendenze di diversi settori degli USA che sono favorevoli alla regolarizzazione dei rapporti bilaterali e contrari alla politica del blocco. In questo modo cercano anche di imporre al nostro paese condizionamenti politici inaccettabili e di frenare la tendenza contraria al blocco negli USA. Ciò è un'altra evidenza del loro appoggio prioritario alla cosiddetta opposizione interna, ai piccoli gruppi, minuscoli in realtà, controrivoluzionari nel nostro paese, appoggiati e finanziati dall'Ufficio di Interessi statunitense a Cuba, e con il finanziamento dell'USAID e di altre fonti sovversive e favorevoli all'intromissione degli USA negli affari interni di Cuba.

Reich si è anche riferito alla necessità di incrementare per tutti i mezzi il "flusso informativo" il che si traduce nel rafforzamento delle mal chiamate Radio e Televisione "Martí", che tanti incidenti e gravi provocazioni hanno originato, come quella più recente dell'Ambasciata messicana all'Avana su cui parlammo anche nella tavola rotonda qualche giorno fa.

Ha confermato anche la necessità di indurire le regolamentazioni relative ai viaggi dei diplomatici cubani negli USA, nonché di inasprire ancora di più la politica, ormai stretta e rigorosa, di divieto ai viaggi e agli interscambi degli statunitensi con pene più alte per coloro che violino le suddette leggi.

E' già stato persino concesso un milione di dollari al "Progetto per una transizione democratica a Cuba" dell'Università Internazionale della Florida.

Randy Alonso.- Un progetto finanziato dall'USAID, approvato dal Dipartimento di Stato.

Rogelio Polanco.- Con i fondi pubblici che tolgono al popolo statunitense per utilizzarli nel sovvertire il nostro paese. Non è necessario dire che Otto Reich è a favore del rafforzamento della Legge Helms Burton, di aumentare le pressioni sugli investitori stranieri che hanno degli affari con noi per favorire gli interessi di coloro che gli pagano, vale a dire Baccardí e soci, e continuerà a manipolare il tema dei diritti umani e dell'ipotetica lotta contro il terrorismo che è diventato adesso il cavallo di battaglia della politica estera dell'amministrazione Bush.

Dobbiamo dire che Reich continua ad andare contro gli interessi più legittimi del popolo statunitense e che le sue dichiarazioni non possono intimidirci perché nessuno e niente può intimidire Cuba e il suo popolo, ancora meno un terrorista divenuto funzionario del governo degli USA.

Siamo d'accordo, bisogna rivedere integramente la politica degli USA verso Cuba, ma per far sì che finisca l'ipocrisia, l'intromissione negli affari interni del nostro paese, perché si giudichi alla stessa stregua, per eliminare la doppia morale, il blocco e l'arroganza con cui gli USA agiscono nei confronti di Cuba e del resto del mondo.

Randy Alonso.- Voglio solo aggiungere che l'insediamento di Otto Reich significa l'arrivo al governo degli USA del personaggio più sinidtro della mafia cubano-americana, e l'aumento delle pressioni contro la nostra regione.

Risulta anche molto significativo che questo uomo, che fu soldato in Panama, sia arrivato al Dipartimento di Stato per "curare" i rapporti con l'America Latina proprio nel momento in cui in Panama si parla di rilasciare, di liberare, di eliminare i carichi che pesano su di lui, di trovare alternative per l'uscita del suo amico, del suo figlio nel terrorismo, Luis Posada Carriles, e quando si prevede una visita del presidente degli Stati Uniti nella regione, durante la quale si riunirà con i presidenti latinoamericani in El Salvador. Questo è un altro degli elementi che ci indicano qual è l'indirizzo della politica della nuova amministrazione nei confronti dell'America Latina, e cosa ci si può aspettare dalla cosiddetta revisione dei rapporti con Cuba.

Voglio ringraziare i compagni che mi hanno accompagnato questa sera e che hanno fornito al nostro popolo elementi sufficienti per fare una valutazione di questo personaggio, diventato rappresentante della politica statunitense verso l'America Latina; ringrazio anche gli invitati della loro presenza qui.

Compatriotti,

Un oscuro e sinistro personaggio è il nuovo Segretario Aggiunto per l'America Latina del Dipartimento di Stato degli USA. Un terrorista ha raggiunto le alte sfere del governo statunitense mediante il metodo dell'imposizione.

Rappresentante dei peggiori interessi dell'estrema destra statunitense, fedele alleato della mafia anticubana, complice del genocidio dei popoli centroamericani durante la guerra sporca degli USA, coinvolto nello scandalo Iran-Contra, professionista della menzogna, complice di traffico di droghe, padrino dei noti terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosch, lobbista della Bacardí e promotore della criminale Legge Helms Burton e della carriera alle armi in America Latina, Otto Reich è rifiutato da numerosi politici e personalità degli Stati Uniti e dell'America Latina.

Potrà l'amministrazione statunitense pensare a una politica seria nei confronti dell'America Latina per combattere il narcotraffico, lottare contro il grave flagello del terrorismo e raggiungere la stabilità delle nazioni, quando il rappresentante della sua politica verso la regione ha un così rilevante curriculum quale narcotrafficante, terrorista e accurato venditore di armi?

Si conoscerà quale verità proclamano gli USA rispetto al loro rapporto con l'America Latina se il principale portavoce per la regione è un professionista della menzogna?

Potrà l'America Latina trovare a Washington un interlocutore adeguato in un personaggio considerato mediocre, compulsivo, ottuso e la cui unica ossesione è la Rivoluzione Cubana?

Rispetto a Cuba, le petulanti, aggressive e perfide dichiarazioni del capo Reich, che sprizzano un odio viscerale contro il nostro popolo, non ci impauriscono, né ci tolgono il sonno.

Come disse ieri Fidel nell'emotiva cerimonia di commemorazione del 13 marzo, "Niente ormai potrà evitare che le umili impronte, che la nostra Rivoluzione va lasciando lungo il cammino della storia, siano seguite da tanti altri popoli al mondo.

"In un modo o in un altro, Vinceremo!

"Lo giuriamo!"

Continuiamo in combattimento!

Buona sera.